Domani sera dalle 20.30 partirà da piazza dei Valdesi a Cosenza, una fiaccolata per pretendere rispetto e dignità per il centro storico. La fiaccolata è dedicata a Serafina, Roberto e Tonino, le tre vittime del rogo di corso Telesio. A promuoverla è il comitato Piazza Piccola. “È da anni che la denunciamo la tragica situazione del nostro centro storico: incuria, abbandono e mancanza di politiche strutturali sono lo stato dell’ arte e sono da sempre al centro della nostra contestazione all’amministrazione cittadina e alla politica tutta. La tragedia di venerdì – scrive il Comitato – poteva essere evitata”. “Le responsabilità sono da ricercare nella scellerata gestione della cosa pubblica degli ultimi 30 anni riducendola a merce di scambio clientelare e passerella politica. Bastava poco, bastava far funzionare i servizi socio sanitari, bastava costruire una poltica seria sui servizi sociali, ma la cronaca ci racconta altro. Quello che è successo venerdì potrebbe ripetersi in qualsiasi altro momento e luogo nel per altre centinaia di casi abbandonati a se stessi. Il degrado sociale che viviamo è totale e l’assenza di un sistema minimo di welfare, assieme alle logiche speculative della politica nostrana, determinano il susseguirsi di simili eventi tragici anziché prevenirli”. “Noi però non resteremo inermi. Non assisteremo passivamente al depauperamento della nostra storia, delle nostre vite. Non vogliamo che ci siano altri morti, altri crolli, ed è per questo che continueremo la nostra opera di denuncia e azione con più forza di prima, consapevoli che se rinascita ci drovrà essere avverà solo grazie alla nostra forza, alla nostra caparbietà, alla nostra volontà di riprenderci in mano il nostro destino. L’ultima tragedia consumatasi deve essere un monito per tutti noi: o rialziamo la testa e ci battiamo per la dignità del nostro centro storico affinché diventi la priorità dell’agenda politica cittadina oppure ci ritroveremo a piangere altri morti. E questo non vogliamo più che accada, non possiamo più permettercelo! Lo dobbiamo a chi ci ha lasciato, ai nostri figli, alla nostra città. Sia chiaro, quindi, che non accetteremo più mezze misure, proclami elettorali e interventi mediatici. Basta prese in giro e conferenze stampa che da desta a sinistra pontificano su come poter risolvere il problema del centro storico o si nascondono dietro lo scheletro della proprietà privata o della mancanza di fondi. Le nostre vite e la nostra sicurezza non sono questione privata né merce in vendita”.