Il ministero della Giustizia, accogliendo la richiesta della Dda di Catanzaro, ha disposto l’applicazione del carcere duro (41 bis) nei confronti di Domenico Bonavota, 38 anni, di Sant’Onofrio, nel Vibonese, ritenuto esponente di spicco dell’omonimo clan della ‘ndrangheta e detenuto nel carcere di Parma. È accusato di estorsione ai danni della cooperativa Talitha Kumi e di concorso nell’omicidio di Domenico Di Leo, ucciso a Sant’Onofrio nel luglio 2014. Domenico Bonavota è figlio di Vincenzo Bonavota, ritenuto il fondatore dell’omonimo clan della ‘ndrangheta vibonese morto a metà degli anni ’90.