I Carabinieri di Reggio Calabria hanno confiscato beni a Rocco Carbone e alla sua famiglia. L’uomo, ritenuto affiliato alla cosca “Gallico-Bruzzise”, egemone sui territori di Palmi e zone limitrofe, è stato arrestato nel giugno 2010, nell’operazione “Cosa mia” che decapitò la ’ndrina. Tra i beni confiscati 2 terreni agricoli, per un valore di circa 220.000 mila euro e buoni postali per un totale di circa 30 mila euro.