Insegnanti con diplomi falsi: 33 indagati

La Procura della repubblica di Cosenza ha concluso le indagini nei confronti di 33 insegnanti, ritenuti responsabili del reato di falsità ideologica commessa dal privato e falsità materiale in atto pubblico. Le indagini, avviate dai carabinieri nell’ottobre del 2016, hanno consentito di accertare un sistema volto alla falsificazione ed all’utilizzo di diplomi apparentemente rilasciati da istituti magistrali statali e paritari della provincia di Cosenza e da scuole di specializzazione per l’insegnamento di sostegno agli alunni portatori di handicap. I documenti falsi sono stati usati dagli indagati, nell’ambito del territorio nazionale, sia per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento, sia in quelle d’istituto, propedeutiche all’assunzione come insegnante nelle scuole primarie e dell’infanzia. I carabinieri di Cosenza hanno sequestrato al momento 35 diplomi contraffatti. I 33 indagati sono tutti originari della provincia di Cosenza. Come conseguenza dei risultati delle indagini, alcuni dirigenti scolastici hanno adottato provvedimenti di sospensione nei confronti di insegnanti regolarmente assunti sulla base di titoli risultati falsi. I NOMI DEGLI INDAGATI Liotino Pasqua Maria, Brogno Pietro, Pecora Adelina, Biancamano Lorella, Battaglia Emanuela, Torchiaro Laura, Arabia Laura, Fortino Caterina, Perri Cinzia, Fuoco Romeo, Pirillo Giuseppina, Benvenuto Alessandra, Turco Giovanna, Fuoco Francesca, Palumbo Riccardo, Gilberti Concetta, Fiorito Antonella, Politano Carolina, Politano Rosina, Blefari Elena, Esposito Vincenzina, Paolicelli Gino, Gilberto Annunziato, Fortino Loredana, Caputo Rita Liberata, Vena Carmela, Biondino Luciano, Straface Stefania, Angellina Anna, Esposito Alessandro, Fasanella Catia, Gallo Tania Agata, Scarcello Anna Idia.

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