Falange armata e mafia erano la stessa cosa. E’ quanto é emerso dall’udienza del processo scaturito dall’inchiesta della Dda di Reggio Calabria “‘Ndrangheta stragista”, in cui sono imputati il boss Rocco Filippone ed il capo mandamento di ‘Brancaccio’, Giuseppe Graviano, indicato come il mandante dell’omicidio di don Pino Puglisi. Il Procuratore aggiunto distrettuale Giuseppe Lombardo ha interrogato il dirigente della polizia di Stato Michele Spina, il quale ha confermato l’esistenza della cosiddetta ‘falange armata’, sigla che aveva rivendicato numerosi attentati e fatti di sangue come l’uccisione dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, avvenuta nel 1994. Dietro la sigla ‘Falange armata’ gli inquirenti hanno individuato le più potenti ‘famiglie’ di ndrangheta della provincia di Reggio Calabria, i De Stefano, i Papalia e i Piromalli.