‘Sangue infetto’ all’Annunziata: due condanne

Il Tribunale di Cosenza ha condannato a due anni di reclusione il medico Marcello Bossio nell’inchiesta “sangue infetto” scaturita dalla morte di Cesare Ruffolo, il pensionato 79enne di Rende morto a luglio del 2013 dopo una trasfusione all’ospedale Annunziata di Cosenza con una sacca di sangue contaminata da un batterio letale. Bossio, all’epoca dei fatti primario del reparto di Immunoematologia, è accusato di omissione di atti di ufficio e insieme a Osvaldo Perfetti, direttore medico dell’Azienda ospedaliera “Annunziata” di Cosenza,condannato a sette mesi Osvaldo Perfetti. Per entrambi pena sospesa, interdizione temporanea dai pubblici uffici per sei mesi e non menzione nel certificato del casellario giudiziale. Assolto Luigi Rizzuto, dirigente medico nello stesso ospedale, accusato di omicidio colposo e lesioni personali colpose gravi nei confronti di Francesco Salvo, un altro paziente di 37 anni sottoposto a trasfusione poi rivelatasi infetta che però riuscì a sopravvivere.

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