La Procura di Vibo Valentia ha chiuso le indagini sulla nomina di Vincenzo Damiani a direttore del Distretto sanitario unico dell’Azienda sanitaria ipotizzando il reato di concorso in abuso d’ufficio nei confronti dei vertici dell’Asp e di tre componenti di una Commissione esaminatrice. Al centro dell’inchiesta, il conferimento di incarico per cinque anni di direttore del Distretto sanitario unico dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo a Vincenzo Damiani, medico di 57 anni, di Serra San Bruno. Gli indagati sono il direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia, Angela Caligiuri, il direttore sanitario Michelangelo Miceli ed il direttore amministrativo Elga Rizzo. In concorso con loro, l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio vede indagati anche tre componenti della Commissione che, secondo il bando, avrebbe dovuto selezionare una terna di candidati da proporre al direttore generale dell’Asp per la scelta del vincitore. Secondo l’accusa, tutti gli indagati avrebbero procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale a Vincenzo Damiani, individuandolo come vincitore della selezione ed assumendolo nell’incarico nonostante si trattasse di soggetto incandidabile perché sottoposto a procedimento penale, nonché medico convenzionato da meno di 10 anni.