‘Ndrangheta a Roma. Fratelli Marando gestivano spaccio nel quartiere San Basilio

Tra le province di Roma, Napoli, Reggio Calabria, Viterbo e Frosinone i carabinieri hanno arrestato 21 persone, tutte finite in carcere, con le accuse di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio di droga e tentato omicidio. L’operazione, denominata Coffee Bean, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia è giunta al termine delle indagini partite dall’arresto del titolare del bar “Coffee Bean” nel quartiere Talenti di Roma a marzo del 2016. Le indagini hanno consentito di disarticolare un sodalizio che monopolizzava lo spaccio di hashish, cocaina e marijuana nel quartiere romano di San Basilio. Al vertice ci sono i fratelli Alfredo e Francesco Marando, elementi di spicco dell’omonima ‘drina di Platì, nipoti del presunto narcotrafficante Pasquale. Secondo gli inquirenti entrambi riuscivano a movimentare grosse quantità di droga, rifornendo non soltanto il gruppo che faceva capo a loro stessi ma anche altri due attivi sul territorio. Tra gli organizzatori e fiduciari dei capi finiti in manette anche altri due fratelli di Platì, Domenico e Paolo Perre, anche loro da qualche anno trasferiti a San Basilio. Durante l’indagine, infine, sono stati segnalati alla Prefettura 38 assuntori di stupefacenti e sono stati sequestrati quasi 3 chili di hashish, poco più di 12 di cocaina, un altro chilo e mezzo di marijuana e contante per oltre 96 mila euro ritenuto il provento dello spaccio.

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