Asp e ospedale Catanzaro. Furbetti cartellino: 15 sospesi

In orario di lavoro andavano a fare la spesa o a giocare ai videopoker in un’attività commerciale. Sono alcuni dei comportamenti illeciti riscontrati dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Catanzaro messi in atto da parte di 57 tra dirigenti e dipendenti amministrativi dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, ai quali è stato notificato l’avviso di conclusione indagini. L’inchiesta, denominata “Cartellino rosso”, ha consentito di rilevare oltre 2.100 episodi di assenteismo, di ingiustificato allontanamento dal luogo di lavoro e di falsa attestazione della presenza, per un totale di circa 1.800 ore di servizio non effettuate. Nei confronti di 18 persone, i 15 sospesi, due ex dipendenti dell’Azienda ospedaliera e un ex dirigente dell’Asp, tutti ora in quiescenza, è stato anche disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca delle somme di denaro corrispondenti agli stipendi illecitamente guadagnati nei periodi di indebita assenza, per un importo totale di circa 20.000 euro. Variegato, secondo gli inquirenti, il sistema ideato per eludere l’utilizzo del badge. Gli indagati sono accusati di truffa ai danni di un ente pubblico e di fraudolenta attestazione della presenza in servizio, che, sottolineano gli inquirenti, comporterebbe, tra l’altro, il licenziamento disciplinare senza preavviso per i responsabili delle condotte assenteistiche.

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