In Consiglio regionale rifiuti, convalida degli eletti e balneari

Seduta movimentata del Consiglio regionale della Calabria sin dall’avvio. I lavori sono iniziati con oltre 4 ore di ritardo e all’avvio della seduta non hanno partecipato i gruppi dell’opposizione di centrosinistra come ulteriore protesta dopo le dimissioni dei vicepresidenti di tutte le commissioni consiliari. In assenza del centrosinistra, non è rimasto altro che dichiarare decaduti i primi 7 punti all’ordine del giorno rinviando nelle rispettive Commissioni l’elezione dei vicepresidenti dimissionari degli stessi organismi. L’assise regionale ha approvato la Proposta di convalida dei consiglieri regionali eletti già licenziato dalla Commissione Speciale di Vigilanza che si è espressa positivamente sui consiglieri Molinaro e Morrone. Il Consiglio ha affrontato la questione dell’emergenza rifiuti che sta interessando buona parte del territorio calabrese e che é stata l’oggetto della manifestazione svoltasi a Reggio su iniziativa di Libera. Su proposta dei consiglieri Molinaro (Lega – Salvini Premier), Giuseppe Neri (FdI), Nicola Paris (Udc) e Vito Pitaro (Jole Santelli Presidente), è stata presentata alla valutazione dell’Aula una proposta di legge di modifica della legge n. 18 del 12 aprile 2013, con la quale era stato decretata la fine dello stato di emergenza nel settore rifiuti e stilata la disciplina transitoria delle competenze regionali e gli strumenti operativi. “Una proposta – ha spiegato Molinaro – che modifica l’art. 2bis prorogando al 31 dicembre 2021 i termini precedentemente fissati 30 giugno 2020, cioè domani. Si rischia di interrompere il servizio pubblico dei rifiuti urbani, visto che non sono stati completati gli impianti previsti dalla pianificazione regionale che risale al 2016. Tempo che sarà necessario – ha spiegato Molinaro – per adeguare lo stesso Piano alle nuove direttive sull’economia circolare dei rifiuti e discariche zero”. Dall’opposizione Francesco Pitaro (Misto) ha annunciato voto contrario, “perché – ha affermato – reitera lo stato di precarietà e di emergenza sui rifiuti in Calabria”. Pitaro ha anche proposto l’istituzione di una commissione di inchiesta del Consiglio regionale “che faccia chiarezza – ha detto – sul ciclo dei rifiuti e sulle politiche attuate dalla Regione in tutti questi anni” ed “un tavolo di confronto permanente sul collasso del ciclo integrato dei rifiuti con tutti i soggetti che hanno diritto di parola, ad incominciare dalle associazioni ambientaliste. Un tavolo che può avere come sede la stessa Commissione Ambiente e Territorio del Consiglio regionale”. Pur comprendendo le preoccupazioni di Francesco Pitaro, Nicola Paris (Udc) ha chiesto che nella prossima seduta l’assessore Sergio De Caprio relazioni in Aula, mentre Pietro Raso (Lega – Salvini Premier), chiedendo tempo per le iniziative da intraprendere, ha condannato “l’inattività registratasi negli ultimi sette anni nel settore”. Di “gestione fallimentare, fin dal 1997, anno di inizio del Commissariamento e dal 2013 con il ritorno alla gestione ordinaria” ha parlato Giuseppe Graziano (Udc). Vito Pitaro, della Lega – Salvini Premier, ha detto che la proroga è indirizzata a due impianti privati per il conferimento dei rifiuti urbani. Sottolineando la responsabilità dei soggetti attuatori, gli Ato, Vito Pitaro ha affermato che il problema principale è l’indifferenziato “che può essere limitato – ha detto – solo invitando i calabresi a fare una corretta raccolta differenziata”. Il Consiglio regionale ha chiuso i suoi lavori con l’approvazione degli ultimi punti all’ordine dei lavori. Licenziata la proposta di legge recante “Modifiche agli articoli 25-bis e 52 della l.r. 19/2002 e abrogazione della l.r. 61/2019”, Legge urbanistica della Calabria, e modifiche ed integrazioni alla stessa legge. Approvata, con l’autorizzazione al coordinamento formale per come emendata, la proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri Pierluigi Caputo e Vito Pitaro (Jole Santelli Presidente), Giovanni Arruzzolo, Domenico Giannetta e Antonio De Caprio (Forza Italia) recante: “Modifica termine di scadenza comma 3, articolo 14, legge regionale 21 dicembre 2018, n. 47”, in relazione ai termini per le procedure di liquidazione delle comunità montane soppresse ai sensi dell’articolo 2 della l.r. 25/2013. La stessa procedura ha riguardato la proposta di legge di “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivanti da sentenza esecutiva di condanna, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”. Modificata, per la sola stagione 2020 la legge che regola le concessioni in materia di demanio marittimo regolate dalla legge n. 17 del 2005. In essa si stabilisce che su richiesta dei titolari di stabilimenti balneari autorizzati alla posa di attrezzature balneari mobili (ombrelloni e sdraio), i Comuni potranno concedere, l’area “interposta” o “interclusa” non in concessione, tra le strutture di servizio poste a monte dell’arenile e quella a valle adibita alla posa di ombrelloni e sdraio, nonché dell’area a monte della medesima concessione, fino al limite del confine demaniale o della viabilità. Ultimi punti approvati, la Proposta di Provvedimento Amministrativo, di iniziativa della Giunta regionale recante – ha spiegato l’assessore Gianluca Gallo – modifiche di carattere finanziario ed ordina mentale : “Presa d’atto della Decisione della Commissione Europea C(2020) 1720 final del 13.03.2020 di modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Calabria” e la proposta di legge di modifiche alla legge in materia funeraria e polizia mortuaria, per adeguarla ai rilievi della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La seduta si è conclusa con l’approvazione di tre mozioni sottoscritte dal consigliere della Lega – Salvini Premier Tilde Minasi. La prima riguardante il settore della pesca per i soggetti del crotonese penalizzati dalla presenza delle piattaforme petrolifere, la seconda a favore dei lavoratori ATA ex Lsu della scuola e la terza di sensibilizzazione alla Giunta regionale a perseguire lo sviluppo e la salvaguardia delle attività di acquacoltura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *