Calabria ‘zona rossa’: proteste anche a Belvedere e Diamante

Sta per iniziare a Belvedere Marittimo una nuova protesta pacifica promossa da commercianti e cittadini per dire no alla Calabria ‘zona rossa’.

Alcune decine di persone si erano già ritrovate questa mattina in strada alla Marina. Sul posto sono arrivati anche il sindaco Vincenzo Cascini e la vicesindaco Francesca Impieri che hanno portato la loro solidarietà istituzionale che diventerà ancora più concreta con questa nuova protesta pomeridiana convocata per le ore 15.00.

Anche a Diamante cittadini e commercianti sono scesi in strada per manifestare il loro dissenso verso il DPCM che ha di fatto avviato in Calabria un nuovo lockdown. I manifestanti hanno anche occupato la Statale 18 mentre alcuni commercianti hanno deciso di tenere aperti i negozi ugualmente malgrado il divieto.

Ai commercianti di Diamante è giunta la solidarietà dell’intera amministrazione comunale attraverso una nota.

L’Amministrazione Comunale di Diamante esprime solidarietà ai titolari e gestori delle attività commerciali e produttive, ai loro dipendenti, ai professionisti e a tutte quelle categorie economiche che saranno costrette a fermarsi nell’osservanza delle disposizioni. contenute nel DPCM emanato il 3 novembre e che hanno reso la nostra regione “zona rossa”.  Siamo vicini a tutti i commercianti che saranno temporaneamente costretti ad abbassare le loro serrande e a coloro che dovranno interrompere il loro lavoro, pronti a farci interpreti delle loro istanze, di fronte ai  sacrifici e  alle perdite economiche che il nuovo DPCM comporterà per loro e per tutte le famiglie coinvolte .  L’Amministrazione Comunale così come ha fatto dall’inizio dell’emergenza coronavirus ha già attivato la sua rete di aiuto e supporterà tutti coloro che sono in difficoltà e che potranno trovare nell’istituzione comunale sempre ascolto e sostegno per i loro bisogni e le loro istanze. La comunità di Diamante, unita e solidale, saprà superare anche questo momento di generale difficoltà così come ha fatto nella prima fase dell’emergenza, rappresentando per tutti un indiscutibile modello.

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