Apertura scuole in Calabria. Rientro alla didattica in presenza. Resta il problema dei trasporti.

È questo quello che si coglie dalle parole degli studenti delle scuole superiori che, dopo mesi, tornano a frequentare le classi.

All’Istituto tecnico settore tecnologico “Scalfaro” di Catanzaro, uno degli istituti più grandi della città con 1.222 studenti divisi in 54 classi, alle ore 08:00 di questa mattina erano pochi i ragazzi davanti all’ingresso, anche per via della frequenza al 50% che, oggi, ha lasciato a casa 27 classi che torneranno sui banchi domani.

“Siamo contenti di tornare – dice Alessandro – dopo mesi ci rivediamo di persona e ci fa molto piacere. La Dad è stata sicuramente utile, ma la scuola in presenza è tutta un’altra cosa”. Per Giuseppe, “il problema è quello dei trasporti. Per quelli di noi che vengono dalla periferia, i bus ci sono ma per chi viene dai paesi della provincia è un problema”. http://apertura scuole in Calabria

Una situazione, sottolineata da alcuni studenti che fanno il loro ingresso scaglionato alle ore 10:00, come da decisione del tavolo prefettizio. “Io – spiega uno studente – sono a Catanzaro dalle ore 07.30. Vengo da Sellia e ho preso il primo pullman perché quelli successivi sono sempre pieni. Non viaggiamo solo noi ragazzi”.

“Io – gli fa eco un altro studente – sono sveglio dalle ore 06:00. Sono arrivato a Catanzaro da Petronà alle ore 07.30 perché c’è un solo pullman. Oggi sono qua ma chiederò di fare la didattica integrata a distanza”.

Opzione, quest’ultima, prevista nell’ordinanza, emanata sabato sera dal presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, che offre ai genitori di scegliere se far fare lezione in classe ai ragazzi o proseguire con la didattica a distanza. Al momento, all’Istituto, sono giunte solo tre mail che chiedono la Did, ma a sentire i ragazzi fuori dalla scuola, è facile prevedere che il numero sia destinato ad aumentare.

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