Sanità. Commissario Longo fa marcia indietro su Praia a Mare e Trebisacce

Levata di scudi contro il Decreto del commissario ad acta, Guido Longo n. 31 dello scorso 18 febbraio che contiene le linee guida regionali per l’adozione degli atti aziendali delle Aziende Sanitarie provinciali. Per L’Asp di Cosenza le strutture di Trebisacce e Praia a Mare vengono considerate ‘Case della Salute’ e non ospedali malgrado le sentenze del Consiglio di Stato.

Il consigliere regionale di Forza Italia, Antonio De Caprio, presidente della commissione anti ‘Ndrangheta, ha chiesto ed ottenuto, con urgenza, un incontro con il commissario ad Acta, Guido Longo, dopo aver sentito telefonicamente il sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò e il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, dott. Vincenzo La Regina, ai quali ha rappresentato tutto il suo disappunto, riguardo la vicenda.

La sanità calabrese – ha affermato il capogruppo azzurro in Consiglio regionale – non può essere più ostaggio di uno Stato che, da oltre un decennio, ha dimostrato inefficacia, in merito alla risoluzione delle annose problematiche, inerenti il sacrosanto diritto all’assistenza sanitaria. È necessario – ha continuato De Caprio – che a fianco di una meritoria azione di eliminazione delle incrostazioni della mala sanità ci sia la capacità di garantire i servizi ai cittadini per come avviene nel resto d’Italia.  Nell’ambito del meeting, tenutosi negli uffici della cittadella regionale a Catanzaro, – ha dichiarato il consigliere regionale di Forza Italia –  ho avuto rassicurazioni dal commissario Longo circa il DCA del 18 febbraio scorso. Lo stesso, ha ribadito di voler redigerne uno nuovo integrativo per chiarire l’aspetto che riguarda le strutture sanitarie di Praia a Mare e Trebisacce. Quest’ultima, interessata dalla recente sentenza del Consiglio di Stato che ne dispone la riapertura entro 30 giorni, così come accaduto in precedenza per il nosocomio di Praia a Mare. Sappiamo, infatti, tutto quello che è accaduto.  Inoltre, – ha ribadito Antonio De Caprio – il commissario straordinario alla sanità, mi ha assicurato che nel piano triennale degli investimenti, inviato al ministero, sono stati inseriti gli interventi riguardanti i reparti e i presidi stessi, dicendomi che è solo una questione di tempo. Sono cautamente ottimista – ha asserito il presidente della commissione anti ‘Ndrangheta – sperando che da qui a breve si possa intravedere la luce in fondo al tunnel. Non smetterò, comunque, di vigilare, quotidianamente, affinché dalle parole si passi ai fatti – ha concluso De Caprio -. Vogliamo camminare a testa alta e avere, come diritto, tutta l’assistenza di cui necessitiamo”.

NOTA STAMPA DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI PRAIA A MARE ANTONINO DE LORENZO

Apprendo con piacere che il commissario Guido Longo ha fatto un passo indietro sugli ospedali di Praia a Mare e Trebisacce, che nelle linee guida per l’approvazione degli atti delle aziende sanitarie continueranno a essere presi in considerazione come tali e non come case della salute.

Le pressioni esercitate oggi da tutti gli esponenti politici interessati alla vicenda, tanto quelli della mia parte politica quanto delle altre, senza alcuna distinzione di appartenenza, sono un chiaro segnale: su un tema delicato come il diritto alla salute dei cittadini deve esserci unità di vedute e di azioni”.

Così il consigliere comunale di Praia a Mare e vicepresidente di Fratelli D’Italia provincia di Cosenza, Antonino De Lorenzo, sul paventato declassamento di alcuni ospedali come riportato nel decreto del commissario ad acta per il Piano di rientro dal deficit finanziario della Sanità della Regione Calabria numero 31 del 18 febbraio 2021: “Linee guida regionali per l’adozione degli atti aziendali”.

“Resta comunque un punto fermo – ha poi aggiunto – che attualmente nella struttura di Praia a Mare non sono attivi servizi tali da poter parlare in concreto di ospedale. Per questo motivo alle carte sulla struttura devono poi seguire i fatti. Spero – ha concluso – che su questo punto si registrerà la stessa attenzione trasversale di oggi”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Consigliere regionale del Pd Carlo Guccione.

A pagina 33 – scrive – viene riportato uno schema secondo il quale vengono ancora considerate Case della Salute sia Praia a Mare che Trebisacce, come se nulla fosse accaduto in tutti questi anni anche attraverso sentenze definitive che impongono un passo indietro con la riattivazione dei presidi ospedalieri di Praia a Mare e Trebisacce. Addirittura, Trebisacce era già stata inserita nella rete ospedaliera con Decreto 64 del 5 luglio 2016.

Inoltre, nell’elenco delle Case della Salute previste per l’Asp di Cosenza manca quella di Amantea visto che con il Dca 65 del 10 marzo 2020 era stata convertita da polo ambulatoriale a Casa della Salute.

Ci chiediamo a questo punto chi ha realizzato con tale pressapochismo queste Linee guida che, da una lettura sommaria, contengono macroscopici errori che ne mettono in discussione la stessa credibilità. Errori che vanno immediatamente corretti anche attraverso un coinvolgimento della Conferenza dei sindaci.

Anche a costo di apparire ripetitivo, vorrei ricordare che in Calabria ancora non è operativo il Piano di contrasto al Covid.  Tale inadempienza portò alle dimissioni dell’ex commissario Cotticelli. Nel frattempo, però, negli ospedali la situazione non è per nulla migliorata, non sono stati fatti passi in avanti per contrastare il virus e anche per quanto riguarda la medicina territoriale siamo al punto di partenza.

Con il Piano di vaccinazione Covid-19 stilato a dicembre 2020 è stato pubblicato anche un bando per l’assunzione, per un periodo di nove mesi, di tremila medici e novemila infermieri, ed è stata data la disponibilità anche ai medici di base in pensione di poter aderire ed essere coinvoltI per la campagna di vaccinazione. In Calabria quanti medici e infermieri sono stati assunti per il Piano vaccinale regionale?”

 

 

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