‘Ndrangheta. ‘Re del pesce’ torna ai domiciliari

I carabinieri della Compagnia di Paola hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari, emessa dalla Corte di Appello di Catanzaro, nei confronti di Francesco Muto, presunto boss dell’omonima cosca di Cetraro.

Il ‘Re del pesce’ era tornato in libertà una settimana fa dopo che a luglio dello scorso anno era stato assolto, nel processo ‘Frontiera’, dal reato di associazione mafiosa.

Il nuovo provvedimento è stato emesso sulla base della richiesta avanzata dalla Procura generale di Catanzaro dopo un’altra sentenza della Corte d’Appello che il 28 maggio scorso ha condannato Muto per associazione mafiosa a 20 anni di reclusione.

In particolare Muto è stato ritenuto promotore di tutta l’attività della cosca e con il compito di difendere ed ampliare il monopolio nell’offerta del pescato, anche in Basilicata e Campania.

A Muto è stato prescritto, inoltre, di non comunicare, anche per telefono o per via informatica, con persone diverse dai familiari conviventi.

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