SCALEA, CONSEGNATE LE CIVICHE BENEMERENZE AI CAMPIONI D’ITALIA 1971

SCALEA – Tanta l’emozione tra i presenti nella mattinata di domenica 20 giugno al campo sportivo Domenico Longobucco, per la rievocazione dell’impresa che il 20 giungo 1971 portò la squadra juniores dello Scalea a laurearsi campione d’Italia tra i dilettanti.

Un omaggio sentito e partecipato da parte di tutta la città che ha avuto nella consegna delle civiche benemerenze ai dirigenti, ai giocatori e allo staff tecnico dell’epoca il culmine della cerimonia organizzata dal comitato promotore e dal suo segretario Enzo Greco, vero motore dell’iniziativa, il quale nel suo intervento, non senza commozione ha ricordato le gesta sportiva della squadra e il valore che quella vittoria ebbe per tutta la popolazione cementando l’orgoglio di appartenenza calcistica alla tradizione biancostellata che affonda le sue radici nel lontano 1912.

Anche mister Valente, omaggiato anche dalla Pro Loco cittadina con una targa appositamente realizzata per l’occasione, ha voluto salutare i suoi “ragazzi” collegandosi telefonicamente dalla Toscana dove oggi risiede per motivi di lavoro chiudendo il cerchio degli interventi che hanno visto alternarsi sul prato del Domenico Longobucco Antonio Ferrazzo, vicepresidente vicario della Lega Nazionale dilettanti Calabria; il consigliere con delega allo Sporto Luigi Cirimile; il sindaco di Scalea Giacomo Perrotta; l’attuale presidente dell’USD Scalea 1912 Pino Bono e i calciatori di quella splendida avventura ancora legatissimi tra loro nonostante il tempo e le distanze e, chiaramente, stretti a quel ricordo che li portò ad essere protagonisti di quella impresa sportiva e, ancora oggi, emblema di umiltà e virtù.

I nomi dei dirigenti, del tecnico e dei calciatori protagonisti di quell’impresa, campeggiano da domenica scorsa all’esterno dello stadio cittadino sullo sfondo del tricolore. Un ricordo indelebile e anche un incoraggiamento ai giovani aspiranti calciatori di oggi che si sono sfidati prima della cerimonia, a ricordare quell’impresa e a seguire quell’esempio consapevoli che nulla è impossibile nello sport come nella vita e che anche i pronostici più avversi possono essere sovvertiti preferendo ad individualismi sterili il più proficuo e redditizio gioco di squadra.

Graditissimo fuori programma: la riconsegna della coppa Italia dilettanti regionale conquistata nella stagione 2010-2011 da parte dell’allora presidente Francesco Rovito.

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