Morto Mons. Cantisani vescovo emerito di Catanzaro-Squillace

E’ morto questa mattina all’età di 95 anni l’Arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace, mons. Antonio Cantisani.

Nato a Lauria Superiore, in Provincia di Potenza nel 1926 venne ordinato presbitero nel 1949. Dopo tanti anni di parroco a Sapri, venne eletto da Papa Paolo VI alla sede arcivescovile di Rossano nel 1971. Nominato Vescovo a Cariati nel 1979 venne trasferito nel 1980, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II nell’Arcidio

cesi di Catanzaro e nella diocesi di Squillace, unificate nel 1986. E’ stato il primo Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, il primo metropolita, divenuto emerito nel 2003.

I funerali saranno celebrati domani, alle ore 17.00 nella Basilica dell’Immacolata a Catanzaro e saranno presiedute dall’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, Mons. Vincenzo Bertolone.

NOTA DELLA CURIA

Il Vescovo di Catanzaro-Squillace, unitamente al Collegio presbiterale, alle persone di vita consacrata, ai diaconi ed ai fedeli tutti, affida a Dio l’anima di mons. Antonio Cantisani, oggi passato dalla vita sulla terra alla vita eterna. Il re dell’universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna’, ricordano le Sacre Scritture (2Mac 7,9).

Tenendo a mente questo monito tutti ricordiamo, del Vescovo Antonio, il tratto signorile e affabile, l’amore per Dio e per la Chiesa particolare, la devozione e l’affetto nei confronti di Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, di cui ha tradotto l’opera ascetica del Commento ai Salmi (l’unica completa di tutta l’epoca tardo-antica), rilanciandone anche il profilo ascetico e spirituale, anche in virtù della forza, delle capacità e delle conoscenze che a lui provenivano dalla sua solida formazione classica.

Non a caso, ed anzi proprio grazie a questo brillante lavoro, l’accostamento, operato da papa Benedetto XVI, delle figure di Boezio e di Cassiodoro, segnalava già nel 2008 il ‘nostro dottissimo calabrese’ Cassiodoro, rispetto al quale ‘forse gli unici che gli potevano stare alla pari furono il già ricordato Boezio, e il futuro Papa di Roma, Gregorio Magno’ (Benedetto XVI, udienza generale in Aula Paolo VI, Mercoledì, 12 marzo 2008)”.

“Per tutto questo, per l’opera pastorale ed il servizio svolti, per l’amore e la passione che ne hanno caratterizzato il ministero, eleviamo preghiere di ringraziamento alla santissima Trinità, che ha suscitato per noi e in mezzo a noi, la bell’anima del Vescovo Antonio“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *