“Giovedì il Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di emergenza e calamità“. Lo ha annunciato il ministro delle Politiche agricole e forestali Stefano Patuanelli dopo i suoi incontri in Calabria accompagnato dalla vice ministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde e dalla sottosegretaria per il Sud Dalila Nesci.
Prima ha incontrato a Catanzaro il prefetto Maria Teresa Cucinotta poi i vertici della giunta regionale, il presidente Nino Spirlì e l’assessore Gianluca Gallo, il presidente di Anci Calabria Marcello Manna ed i sindaci dei comuni maggiormente interessati dal fenomeno degli incendi.
“Ovviamente – ha detto – ci sarà una dotazione economica di primo intervento.Quello dovuto agli incendi delle scorse settimane, e che mi è stato rappresentato da sindaci e amministratori, è un quadro drammatico che mostra davvero l’esigenza di un territorio di avere risposte dal Governo“.
“Abbiamo concordato che ci sono tre fasi da gestire: quella emergenziale del sostegno immediato alle aziende agricole e zootecniche, non hanno più nulla, e della messa in sicurezza di territori che, tra poche settimane, dovranno fare i conti con le piogge mantenendo una viabilità sicura; la seconda fase è quella degli indennizzi mirata alla riattivazione delle attività messe in ginocchio dai roghi e poi la fase di prevenzione e gestione coordinata e organizzata dell’emergenza, che ogni tanto mostra delle fragilità“.
“C’è bisogno di capire – ha detto ancora il ministro – quali sono le cose che non funzionano, le difficoltà legate al passaggio di competenze e poi la prevenzione che va fatta dando agli agricoltori la capacità di essere ciò che devono essere, i primi custodi del territorio e che per esserlo devono avere a disposizione risorse adeguate. In generale dobbiamo capire che cosa ha funzionato e cosa no. E poi lavorare per vedere se è necessario qualche aggiustamento normativo“.
“Il Governo sta facendo e farà ancora la sua parte. Non posso che ringraziare quella che è l’istituzione più vicina ai cittadini. Sono, per questo, molto vicino ai sindaci ai quali esprimo gratitudine per il loro impegno. Sono consapevole della mancanza di risorse e strumenti per rispondere alle esigenze quotidiane, figuriamoci in uno stato di emergenza come quello che avete vissuto“.
“Questa è la fase zero e riguarda la gestione del post incendio anche dal lato della messa in sicurezza di tutte le aree danneggiate e rese più fragili in vista delle piogge autunnali. Molti operatori agricoli e zootecnici hanno perso tutto e questo è un elemento che dobbiamo tenere in conto intervenendo subito. Lo Stato deve essere vicino alle aziende agricole, agli imprenditori e alle imprese familiari che hanno avuto un danno, non certamente cercato e dal quale non avranno alcun beneficio. Ritengo, anche, che lo Stato debba esserci attraverso gli enti locali che dovranno essere soggetti centrali nella gestione delle risorse che arriveranno sul territorio“.