Elezioni regionali. Lunedì 20 confronto tra candidati presidente e sindacati, giovedì torna Salvini

Il leader della Lega Matteo Salvini giovedì prossimo 16 settembre tornerà in Calabria. Alle ore 10.00 sarà a Vibo Valentia, alle ore 11.00 a Rosarno e a mezzogiorno a Gioia Tauro.

E’ quanto si legge in una dichiarazione ufficiale di Salvini per replicare alle accuse mosse dal candidato alla Presidenza della regione Luigi De magisteri.

Da ministro ho portato in Calabria più poliziotti e vigili del fuoco, telecamere e mezzi per la sicurezza – afferma Salvini. Ma soprattutto, ho aumentato sedi, personale e poteri dell’Agenzia dei beni confiscati alle mafie. Non le chiacchiere di De Magistris e della sinistra, ma fatti e risultati per il bene e la sicurezza dei calabresi“.

I candidati alla presidenza della Regione Roberto Occhiuto, Amalia Bruni, Luigi De Magistris e Mario Oliverio si confronteranno lunedì 20 settembre con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo.

NOTA STAMPA DEI SINDACATI

I quattro candidati alla carica di governatore della Calabria hanno accolto l’invito rivolto loro dalle Organizzazioni sindacali e saranno chiamati a mettere sul tavolo le loro idee per la ripartenza economica e sociale della regione e le confronteranno su quelle espresse dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil.
Lo scorso Primo maggio, unitariamente, Cgil, Cisl e Uil hanno presentato un documento approfondito, aperto ed inclusivo su quello che serve alla Calabria per agganciare il treno della ripartenza. Su quello che necessita a questa regione per avere un mondo del lavoro giusto, rispettoso delle leggi, dove il precariato e la prevaricazione non trovino casa. Su questo atto concreto, ad oggi, non si sono registrati riscontri dal parte del mondo politico.
La Calabria si appresta alle urne per il rinnovo inatteso del Consiglio regionale in un contesto difficile, contrassegnato dalla contingente crescita dei contagi da Covid-19, dalla prolungata sofferenza del sistema sanitario regionale, dall’elevato tasso di disoccupazione e, nell’imminente futuro, con la ripartenza in sicurezza della scuola, la programmazione degli interventi sostenuti finanziariamente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, soprattutto, con la necessaria riprogrammazione dei fondi europei, operazione indispensabile quest’ultima per evitare di vanificare gli sforzi del passato e perdere definitivamente l’ingente dote messa a disposizione dall’Europa per la ricostruzione e il rilancio di questa terra.

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