Cocaina da Sudamerica con la ‘Nuova narcos europea’: arresti a Milano, Reggio Calabria e Livorno

Oltre cento misure cautelari chieste e ottenute da tre procure distrettuali antimafia, quelle di Milano, Firenze e Reggio Calabria per una maxi inchiesta sul narcotraffico gestito dalla criminalitĂ  organizzata. La maxi operazione, denominata “Nuova Narcos Europea”, ha coinvolto presunti appartenenti alla cosca Molè della Piana di Gioia Tauro, una delle storiche famiglie di ‘ndrangheta.

L’organizzazione criminale, specializzata nell’importazione di cocaina, poteva contare anche su aderenti stanziati in Olanda e in Sud America. 36 le misure cautelari eseguite dalla Squadra mobile di Reggio Calabria. In carcere sono finiti capi e gregari della cosca.

Nel filone lombardo della maxi inchiesta risultano indagati anche l’ex sindaco del comune comasco di Lomazzo Marino Carugati ed un ex assessore, entrambi, tra l’altro, giĂ  condannati per bancarotta. I due avrebbero preso parte anche ad una “riunione” degli uomini del clan Molè a Gioia Tauro nel 2010. Il filone toscano dell’inchiesta ha portato a 13 arresti e un obbligo di dimora.

Tra le persone finite in carcere ci sono tre portuali di Livorno che avrebbero avuto il compito di facilitare l’accesso dei criminali calabresi al porto toscano, sia per verificare l’arrivo dei carichi di cocaina sia per portare i carichi fuori dallo scalo.

Sul versante reggino uno dei principali indagati arrestato è Rocco MolĂ©, figlio del boss Girolamo che alcuni anni fa aveva aderito al programma “Liberi di ricominciare” per strappare i ragazzi alle famiglie mafiose di appartenenza. Molè non ce l’ha fatta: è ritornato a Gioia Tauro e, a soli 26 anni, è il nuovo boss dell’omonima cosca e dell’organizzazione di narcotrafficanti.

Tra i gli arrestati compare anche Teodoro Crea, detto “Teodorino”, di 20 anni, nipote dell’anziano boss di Rizziconi. Nel corso dell’operazione è stata sequestrata anche una tonnellata di cocaina proveniente dal Sudamerica.

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