Covid. Occhiuto chiede accelerazione delle vaccinazioni

Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha incontrato i commissari delle Aziende sanitarie, i responsabili dei Dipartimenti di prevenzione, i delegati territoriali del generale Figliuolo, il capo della Protezione civile regionale Fortunato Varone e, in videocollegamento, il neo sub-commissario alla sanità Maurizio Bortoletti. Occhiuto ha sollecitato un’accelerazione della campagna di vaccinazione anti Covid portando anche il siero direttamente nelle case e nelle scuole con le unità mobili dell’Esercito.

Per questo ultimo punto, in particolare, è stato previsto l’utilizzo dei team mobili, delle unità speciali di continuità assistenziali e dei medici di medicina generale, e da lunedì 29 novembre partirà una campagna dedicata, in modo da poter evadere nel più breve tempo possibile le 18.000 richieste pendenti.

La Calabria – ha detto il presidente – ha un numero di terapie intensiva e posti letto Covid che non consente di stare tranquilli se non si va avanti con decisione sulla campagna di vaccinazione.

Con Bortoletti già siamo al lavoro per l’aumento dei posti in intensiva ma intanto dobbiamo accelerare sui vaccini, sulla conclusione del primo ciclo ma anche sul richiamo della terza dose.

Ai commissari delle Asl dirò che uno degli elementi che peserà in maniera decisiva nella valutazione del loro lavoro sarà proprio il risultato che otterranno per fare in modo che i calabresi si vaccinino quanto più possibile. Non possiamo consentirci una pressione sul sistema sanitario che non riusciremmo a reggere”.

Riguardo all’implementazione delle terapie intensive, Occhiuto ha detto di avere già parlato “col generale Figliolo e anche su questo ci sarà un impegno importante da parte della struttura commissariale ma intanto bisogna accelerare sulla vaccinazione perché i posti letto li avremo fra qualche mese ma oggi è già iniziata la stagione invernale quindi sono preoccupato del fatto che l’aumento dei ricoveri possa risultare insostenibile per la nostra rete.

Le unità mobili sono state messe a disposizione dal generale Figliolo e le utilizzeremo anche nelle scuole. Abbiamo una percentuale più bassa che in Italia dei vaccinati under 20 e ho chiesto all’unità mobili e alla dirigente regionale scolastica di poter vaccinare nelle scuole i docenti, per i quali oggi è obbligatoria, ma anche gli studenti col consenso informato dei genitori.

Quindi i militari andranno nelle scuole insieme a personale Asp, proprio nei luoghi dove è più forte il contagio e ci sono molti non vaccinati“.

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