Cartabia a Reggio Calabria: ‘In questa terra percorso virtuoso di riscatto dalla ‘ndrangheta’

Il ministro della Giustizia Marta Cartabia รจ intervenuta alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario a Reggio Calabria.

LE PAROLE DEL MINISTRO CARTABIA

Ho raccolto con piacere il vostro caloroso invito ad essere qui oggi perchรฉ penso che sia giusto che lo Stato, il Ministero, il Governo, sia presente proprio laddove la giustizia attraversa le sfide piรน impegnative. E’ la prima volta a Reggio Calabria ma per due anni di seguito il Ministro ha scelto la Calabria per la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. Lo scorso anno il Ministro era presente a Catanzaro, oggi a Reggio per esprimere e rinnovare da qui una particolare vicinanza a questa terra che รจ splendida ma che sappiamo essere attanagliata da un giogo che la grava ma anche di un percorso virtuoso di riscatto nei confronti della ‘ndrangheta e del suo insidioso contagio criminale. La battaglia continua ma non รจ stata conclusa.

L’anno che si รจ appena concluso รจ stato per l’amministrazione della giustizia, cosรฌ come per tutto il Paese, complesso e difficile, segnato da grandi sfide e continui imprevisti; ma รจ stato anche un anno ricco di opportunitร  e di spinta al rinnovamento. Permettetemi di muovere da una osservazione semplice, quasi banale, ma niente affatto scontata: anche in questa fase di continue emergenze legate alla pandemia, la continuitร  del servizio della giustizia รจ stata sempre garantita. Ma in questo contesto, ogni attivitร  ha richiesto un sovrappiรน di disponibilitร , impegno, creativitร  e capacitร  di riorganizzazione. E di questo ringrazio tutti i magistrati, gli avvocati, il personale amministrativo, tutti gli operatori della giustizia per aver assicurato sempre questa funzione essenziale in ogni condizione, senza dimenticare polizia penitenziaria e chi opera nelle carceri.

Stiamo vivendo una fase difficile, piena di sfide, ma รจ anche di rinnovati slanci e opportunitร , in un momento in cui l’intero Paese รจ in fermento e progetta la sua ripresa, intorno al Pnrr. Proprio in questo contesto di emergenza, sono state avviate ‘riforme di sistema’, per far fronte ai cronici problemi richiamati tante volte: durata dei processi e il fardello dell’arretrato, prima di tutto. Mali divenuti nel tempo, insieme ai gravi fatti degli ultimi anni, causa di una progressiva e dannosa erosione di fiducia da parte di cittadini, operatori economici e osservatori internazionali.

Abbiamo davanti a noi una grande occasione di rinnovamento, favorita proprio dalla crisi aperta dalla pandemia e dagli aiuti europei del Piano di ripresa e resilienza. Il ruolo del Ministero in questo contesto รจ essenzialmente quello di assicurare piรน risorse e piรน strumenti a tutti gli uffici giudiziari perchรฉ possano svolgere al meglio la loro altissima funzione. Personale, a partire dai magistrati e dal personale amministrativo, risorse per l’edilizia, per la digitalizzazione.

Confido che al piรน presto possano arrivare alle Camere anche gli emendamenti per la riforma dell’ordinamento giudiziario e per quella che il Presidente della Repubblica ha definito ineludibile, quella del Csm. Lo faremo sentendo suggerimenti e critiche, se costruttive, ma con grande determinazione anche perchรฉ, รจ sotto gli occhi di tutti, lo status quo non ha dato buona prova di sรฉ.

Anche qui a Reggio Calabria i vuoti di organico, soprattutto di personale amministrativo e di dirigenti, rendono piรน difficoltoso il lavoro di tutti. Conosco i numeri sulle scoperture (15% a Reggio Calabria), cosรฌ come conosco il bisogno di rinforzi di magistrati, che si avverte in questo distretto impegnato, insieme a quello di Catanzaro, anche in importanti processi ampi, numerosi, complessi contro la criminalitร  organizzata. Faremo di tutto per fare in modo che anche i rinforzi arrivino. I concorsi per l’accesso in magistratura sono ripartiti. Come potete immaginare, con le restrizioni dovute alla pandemia, anche assolvere a questi banali adempimenti che debbono essere ordinari e a cadenza regolare ha richiesto un lavoro impegnativo di cui ringrazio tutti gli uffici del Ministero. A breve dovrebbero terminare le correzioni delle prove scritte del concorso per 310 posti in magistratura e a dicembre si รจ aperto il bando per altri 500 magistrati.

Il miglioramento dei servizi relativi alla giustizia contribuirร  a favorire l’inizio di una nuova stagione di fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Questo sarร  anche il modo piรน autentico per onorare la memoria di tutti i servitori dello Stato uccisi dalle mafie. Come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che ricorderemo nel 30mo anniversario dalle stragi. Come il giudice Antonino Scopelliti a cui so che c’รจ intenzione di dedicare il Palazzo di Giustizia che verrร  completato grazie a un protocollo che in questa mattinata firmerรฒ con il Comune.

รˆ significativo rimarcare che nelle sue valutazioni professionali si sottolineavano soprattutto ‘zelo, intuito, grande intelligenza, altrettanta equitร  e ancor piรน il senso di umanitร ’. In queste virtรน si esprime il volto migliore della magistratura in cui tutta la Repubblica vuole rispecchiarsi“.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA CORTE D’APPELLO DI REGGIO CALABRIA, LUCIANO GERARDIS

รˆ la prima volta che un Ministro della Giustizia onora il Distretto della Corte d’appello di Reggio Calabria con la sua partecipazione all’udienza solenne di inaugurazione dell’Anno giudiziario. E non sfugge il pregnante significato di questa scelta. รˆ, innanzitutto, un segnale di sensibilitร  e di grande attenzione per le problematiche del territorio reggino, che notoriamente presenta assolute specificitร  nella giurisdizione.

Si tratta di un’altra dimostrazione della cura con la quale la ministra Cartabia segue i problemi del Mezzogiorno, per l’approfondimento dei quali ha istituito, insieme alla Ministra per il Sud e per la Coesione territoriale, Mara Carfagna, un’apposita Commissione. E, piรน in generale, rappresenta un’ulteriore tappa dell’impegno preso dalla Ministra Cartabia con i vari Distretti del Paese sin dal suo insediamento, la piena disponibilitร  ad ascoltare direttamente le loro tematiche e ad illustrare nelle sedi decentrate le soluzioni che il suo Ministero intende adottare, dialogando con tutti gli operatori di giustizia.

Nella sua relazione, il presidente Gerardis ha fatto riferimento, tra l’altro, all’istituzione dell'”Ufficio per il processo”, “uno strumento operativo che, con gli obiettivi che ci sono stati posti a livello europeo, comporteranno inevitabilmente un cambio di passo nel modo di lavorare, che sarร  tanto piรน evidente quanto prima e meglio quando avremo tutti metabolizzato la nuova filosofia del quotidiano.

Anche l’uso dei nuovi strumenti dovrร  passare dalla consapevole assimilazione di una nuova cultura dell’organizzazione da parte degli operatori giudiziari, magistrati in primis e personale di cancelleria, che dovranno adeguare la loro abituale impostazione lavorativa a metodi e strumenti assolutamente innovativi“.

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