Su disposizione del Giudice Per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna la Guardia di Finanza ha dato esecuzione nelle province di calabresi di Crotone e Reggio Calabria ed in altre provincie d’Italia – Bologna, Reggio Emilia, Modena, Parma, Milano, Cremona, Brescia, Pavia, Livorno, Roma, Foggia, Potenza – a 41 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di appartenenti ad una associazione a delinquere, composta da italiani affiliati o contigui alla ‘Ndrangheta reggina e crotonese dedita al traffico internazionale di stupefacenti.
Gli uomini delle fiamme gialle hanno anche sequestrato beni per un valore di 50 milioni di euro.
Nell’operazione,diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Bologna e coordinata dalla Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, sono stati impiegati 160 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Scico) e di altri reparti del Corpo.
L’inchiesta, durata oltre due anni, denominata “Aspromonte Emiliano”, ha fatto emergere l’esistenza di un sodalizio criminale composto da italiani appartenenti o contigui alle ‘ndrine Romeo e Giorgi di San Luca e alla Locale di Cirò Marina, dedito al traffico internazionale di cocaina, hashish e marijuana, al riciclaggio e auto riciclaggio dei proventi dell’attività illecita attraverso intestazioni fittizie di società e beni grazie ad una rete di soggetti di nazionalità cinese.
Al vertice del sodalizio criminoso Giuseppe Romeo, già latitante in Spagna e ora in carcere a Civitavecchia, in grado di gestire carichi di stupefacente per centinaia di chili al mese.
Nel corso delle indagini, inoltre, sono stati arrestati in flagranza di reato 3 cittadini italiani e sequestrati 43 chili di cocaina, 44 chili di hashish, sostanze da taglio, oltre 133mila euro in contanti e 10mila prodotti contraffatti tra i quali capi di abbigliamento e medicinali.