I Carabinieri hanno arrestato e posto ai domiciliari il piromane colto in flagrante, il 23 luglio scorso, da uno dei droni in dotazione alla Regione Calabria distribuiti su tutto il territorio per prevenire gli incendi.
Il soggetto era stato immortalato mentre appiccava tre focolai alla base di un canneto in località “Scarcio” del Comune di Curinga, nel lamentino. Appena si era accorto della presenza del drone, l’uomo aveva iniziato a scagliargli contro alcune pietre nel tentativo di abbatterlo ed aveva tentato di coprirsi il viso per non farsi riconoscere.
Al termine dell’attività investigativa svolta dai Carabinieri Forestali (NIPAAF) di Catanzaro, in stretta sinergia con la Presidenza della Regione Calabria, il Tribunale di Lamezia Terme ha emesso l’ordinanza restrittiva nei confronti dell’uomo, originario del posto, eseguita dai militari della Stazione di Curinga e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Girifalco.
Sul fatto era intervenuto anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, con un video postato sulle sue pagine social in cui aveva ribadito la politica di intransigenza “per contrastare la stupidità di chi rovina l’ambiente”.
“Sappiano queste persone che le prenderemo, non c’è scampo per nessuno. Non solo li becchiamo ma li inseguiamo abbiamo la targa, abbiamo la visura e adesso stiamo procedendo alla denuncia ai carabinieri. Lo abbiamo detto e lo stiamo facendo, adesso tolleranza zero” aveva dichiarato il governatore nel filmato in cui mostrava le immagini riprese dal drone.
Continua incessantemente il controllo da parte delle forze dell’ordine e delle Istituzioni per la prevenzione e contrasto al fenomeno degli incendi boschivi sull’intero territorio calabrese.