Il 12 agosto scorso, in un noto stabilimento balneare di Soverato, nel catanzarese, una giovane psicologa, affetta da una grave patologia che la costringe dalla nascita su una sedia a rotelle, mentre si trovava in acqua seduta sul un nuovo presidio medico adatto a camminare sulla sabbia senza sprofondare e a entrare in mare, ha perso il controllo della carrozzina che è affondata.
La donna, che è riusciva a sganciarsi dalla sedia mettendosi in salvo, da quel giorno non aveva più potuto raggiungere autonomamente il mare per fare il bagno.
La vicenda che ha emozionato l’intera comunità soveratese, ha trovato un lieto fine nel pomeriggio del 22 agosto, quando a distanza di 9 giorni, il Luogotenente dei Carabinieri Luigi Morello, Comandante della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Soverato, libero dal servizio ed esperto subacqueo, ha riunito un gruppo di tecnici subacquei.
I volontari nel corso di una complessa operazione di ricerca e recupero, svolta in un’immersione che ha sfiorato la profondità di 80 metri, sono riusciti ad individuare il prezioso presidio sanitario.
Grazie ai palloni di sollevamento utilizzati per riportarla in superficie dalla profondità di circa 65 metri, la sedia è emersa a una distanza di 80 metri dalla battigia tra lo stupore e l’emozione dei numerosissimi bagnanti che si sono lasciati andare ad un lungo applauso.
Assieme al Luogotenente Morello, hanno partecipato al recupero Franco Lobello, Antonio Pristerà, dell’associazione Sthealt Divers, e Massimiliano Salvatori a sua volta con un passato da Ausiliario nell’Arma dei Carabinieri.
Durante le attività subacquee il personale della Guardia Costiera del locale Ufficio Circondariale Marittimo ha presidiato l’area di ricerca con un mezzo nautico, garantendo il recupero della carrozzina dopo la riemersione.
La mattina successiva al recupero, all’interno della caserma della Compagnia Carabinieri di Soverato, con la partecipazione del personale della Guardia Costiera, in uno scenario di profonda commozione la carrozzina speciale è stata restituita alla legittima proprietaria. La psicologa, infatti, apprendendo della notizia del ritrovamento ha voluto incontrare direttamente i carabinieri ed i subacquei volontari per ringraziarli personalmente del gesto che l’ha visibilmente emozionata.
La commozione della donna nel raccontare l’episodio di scampato pericolo e la sua forte emozione nell’entrare nuovamente in possesso dell’importante presidio medico hanno caratterizzato l’incontro.
In quell’occasione la dottoressa ha raccontato di essere stata intenta a fare il bagno vincolata alla sedia a rotelle quando ad un certo punto si è resa conto che la carrozzina si stava inabissando lungo il fondale particolarmente scosceso e subito profondo in quella località. Solo la sua prudenza l’ha portata a svincolarsi prontamente, evitando così l’imminente pericolo allorquando la sedia ha continuato a muoversi per inerzia verso l’abisso fermandosi definitivamente alla profondità di circa 65 metri.
La giovane professionista ha rivolto a tutti un commovente discorso di ringraziamento, elogiando l’operato dei militari e dei volontari, che con questa importante operazione di recupero, le hanno consentito di ritornare a godere in autonomia delle acque cristalline del mare soveratese.