SBARRA A PIZZO PER L’ASSEMBLEA CISL CALABRIA: “CENTRALITÁ AL LAVORO E ALLA PERSONA”

Il segretario generale Luigi Sbarra ha concluso i lavori dell’assemblea regionale organizzativa della Cisl Calabria sul tema “Guidiamo il cambiamento: identità, partecipazione e innovazione”.

È partito in questi giorni in tutta Italia – ha detto – il percorso delle assemblee organizzative regionali/interregionali e di categoria della Cisl, che si concluderà a Roma con l’assise nazionale prevista all’auditorium Massimo il 5 e 6 dicembre”.

Si tratta di una importante occasione di partecipazione collettiva – ha sottolineato Sbarra – di innovazione e di consolidamento dell’identità Cisl, uno spazio partecipato per riflettere sulle evidenti trasformazioni del mondo del lavoro e della società italiana, in una fase cruciale anche sul piano storico ed internazionale, in modo da poter riposizionare e ricalibrare l’azione della Cisl sul piano delle politiche organizzative, rafforzamento dell’articolazione della rappresentanza nei luoghi di lavoro e nel territorio, proselitismo, della formazione sindacale, dei servizi, della comunicazione, in linea con i nostri valori.

Che significa maggiore centralità della persona e del lavoro, autonomia, rappresentanza e contrattazione, specie di secondo livello, partecipazione dei lavoratori e democrazia economica, corresponsabilità nel governo delle transizioni e nelle di scelte di politica sociale ed economica”.

La prima sfida che la manovra economica per il 2024 dovrà raccogliere – ha aggiunto – è il contenimento dell’inflazione ed il contrasto a un carovita che continua a colpire le fasce medie e popolari, aumentando le disuguaglianze e rallentando l’economia del Paese. Da questo punto di vista, il protocollo anti-inflazione siglato ieri tra Governo, Confesercenti, Confcommercio e Federdistribuzione è un passo utile ma decisamente non sufficiente. Bisogna allargare a sindacati e associazioni dei consumatori la governance di controllo, monitoraggio e calmieramento di prezzi e tariffe pubbliche e l’orizzonte deve andare ben oltre i tre mesi, ed estendere l’impegno alla riduzione di prezzi e listini alle aziende che operano in altri settori duramente colpiti, come il trasporto pubblico locale, il trasporto aereo, i carburanti e le spese energetiche, mutui ed affitti, editoria e libri scolastici. Va istituita una cabina di regia nazionale permanente che dia sponde strutturali a un’azione costante, continuativa e coinvolgere le parti sociali e le associazioni dei consumatori anche attraverso osservatori regionali che tengano sotto controllo l’andamento dei prezzi e denuncino dinamiche speculative e extraprofitti. Il sostegno al potere d’acquisto di lavoratori e pensionati non è solo un problema sociale rilevantissimo, ma anche un nodo macroeconomico cruciale: per dare risposte efficaci e far ripartire coesione, consumi e crescita dobbiamo ritrovarci uniti in un patto solido, concreto e soprattutto partecipato“.

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