INCHIESTA PETROLMAFIE-DEDALO. DDA DI CATANZARO CHIEDE 59 CONDANNE PER 540 ANNI DI CARCERE

La Dda di Catanzaro rappresentata in aula dai pm Andrea Mancuso, Antonio De Bernardo e Andrea Buzzelli ha chiesto 59 condanne per un totale di 540 anni di carcere nella requisitoria del processo “Petrolmafie” in corso davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Vibo Valentia.

Tra le richieste di condanna avanzate spiccano i 7 anni per l’ex presidente della Provincia di Vibo, attuale sindaco di Stefanaconi, Salvatore Solano, accusato di estorsione elettorale, corruzione e turbata libertà degli incanti con l’aggravante mafiosa.

E poi i trent’anni di reclusione richiesti per il boss della ‘ndrangheta vibonese Luigi Mancuso. L’inchiesta è nata dall’attività di monitoraggio di uno degli attuali imputati della maxi indagine “Rinascita-Scott” ovvero l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino.

Ha fatto emergere un’associazione per delinquere, con base a Vibo Valentia, finalizzata all’evasione dell’Iva e delle accise sui prodotti petroliferi. La frode, secondo l’accusa, consisteva nell’importazione dall’Est Europa di prodotti petroliferi artefatti (miscele), poi immessi in commercio come gasolio per autotrazione, con conseguenti cospicui guadagni dovuti al differente livello di imposizione fiscale.

I prodotti venivano trasportati con documentazione falsa nei siti di stoccaggio di Maierato e Santa Venerina.

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