La Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per 7 persone presunte responsabili di diversi episodi di corruzione al Ministero del Lavoro.
L’indagine partenopea nasce da una costola dell’inchiesta “Maestrale-Carthago” della Dda di Catanzaro, coordinata dal procuratore Nicola Gratteri, che lo scorso maggio ha portato a un’ottantina di arresti in tutta Italia.
In una serie di intercettazioni il segretario generale del sindacato Cisal, il vibonese Francesco Cavallaro avrebbe chiesto e ottenuto l’assunzione all’università Pegaso del figlio di Concetta Ferrari, segretario generale del ministero del Lavoro.
In cambio avrebbe ottenuto il parere favorevole del ministero sulla scissione del patronato Cisal conservando però vantaggi economici e patrimoniali.
Secondo la Procura di Napoli, per questo via libera del ministero Cavallaro avrebbe concesso alla funzionaria e al marito una vacanza in un resort di Tropea e altri regali.
La richiesta di rinvio a giudizio verrà sottoposta al vaglio del Gup di Napoli il prossimo 24 novembre.