GUARDIA COSTIERA A TUTELA DELLA FILIERA PESCA: OPERAZIONE “SPINNAKER” (VIDEO)

La Direzione marittima di Reggio Calabria nel corso della seconda fase dell’operazione “Spinnaker“, nel corso di controlli effettuati si a  terra, nei ristoranti e nei vari punti vendita al dettaglio, che in mare e nei punti di sbarco del prodotto ittico, ha elevato 60 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di oltre € 149.921; comunicato una notizia di reato; sequestrato circa 3.295 kg di prodotti ittici e 13 attrezzi da pesca utilizzati illegalmente.  

L’operazione complessa SpINNaker” (INN, acronimo di Pesca Illegale Non dichiarata e Non regolamenta), in corso in questi giorni su tutto il territorio nazionale che si protrarrà fino al mese di febbraio, si compone di tre le fasi: una prima fase detta di “analisi”, che ha avuto luogo dal 13 al 30 novembre ed è servita a individuare i “target” di interesse, individuando le unità navali e gli operatori commerciali destinatari di un’eventuale verifica durante l’attività operativa; a questa ha poi fatto seguito una seconda fase “operativa” – dal 1 al 15 dicembre -, che ha permesso di attuare un contrasto diretto alle attività di pesca illegale, attraverso l’esecuzione delle verifiche preventivamente pianificate; infine, seguirà una terza fase durante la quale, in considerazione del particolare periodo dell’anno e della specificità delle realtà locali, i Comandi territoriali potranno orientare meglio la loro azione di controllo.

L’obiettivo principale è quello di prevenire, individuare e contrastare qualunque forma di illegalità che possa pregiudicare in maniera significativa gli stock ittici e alterare il principio di leale concorrenza sul mercato a causa di comportamenti disonesti, che possano indebolire anche la capacità del cittadino di autodeterminarsi correttamente nella scelta del prodotto ittico. Un’operazione questa che tutela anche la maggioranza degli operatori del settore che agiscono nel rispetto della normativa e garantiscono prodotti di elevata qualità, primi fra tutti quelli provenienti della pesca italiana artigianale e costiera.

Il dispositivo messo in campo – coordinato a livello nazionale dal Centro di Controllo Nazionale Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera di Roma, e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca (CCAP) delle 15 Direzioni Marittime regionali – ha ha permesso di effettuare sull’intero territorio nazionale nel corso del 2023 circa 110.000 verifiche e ispezioni approfondite sia in mare che lungo la filiera commerciale. Dall’analisi dei dati è risultato che la maggior parte degli illeciti è avvenuto nell’ambito della tracciabilità del pescato, a causa di prodotti ittici non genuini (etichettati come “nostrani”) o non etichettati, spesso provenienti dall’estero.

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