I giudici del Tribunale di Paola hanno condannato a 12 anni di carcere ciascuno i tre fratelli Mattia, Massimo e Alessandro De Rose di 42, 35 e 25 anni.
Avrebbero partecipato al ferimento di Stefano Perugino, 60 anni, titolare di un bar a Diamante, nel cosentino, raggiunto da alcuni colpi di pistola al culmine di una lite.
I tre fratelli, con la loro auto, avrebbero danneggiato un gazebo all’esterno del locale di Perugino.
Alla scena avrebbe assistito il figlio che, secondo gli indagati, sarebbe intervenuto brandendo un coltello da cucina.
A quel punto sarebbero partiti i colpi di pistola.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Cristian Cristiano, Francesco Santelli e Antonio Crusco.
Le parti civili sono rappresentate, invece, dagli avvocati Francesco Liserre e Luigi Crusco. Il Comune di Diamante, costituitosi parte civile, è rappresentato dall’avvocato Giuseppe Marchese.
Il pubblico ministero Mariolina Bannò aveva chiesto 15 anni per Massimo De Rose, 10 anni per Mattia De Rose e infine 9 anni per Alessandro De Rose.