Giuseppe Antonio Torrano, promotore del Comitato ‘No servizio, no contributo’, interviene sul botta e risposta tra la Consigliera Regionale Pasqualina Straface e il consigliere di minoranza di Scalea Angelo Paravati sulla legittimità della richiesta di pagamento per gli immobili extra agricoli da parte del Consorzio di Bonifica dei bacini del Tirreno Cosentino.
NOTA STAMPA
Nel seguire dalla prima ora, la vicenda relativa all’ingiusta richiesta da parte del Consorzio di Bonifica dei bacini del Tirreno Cosentino con sede in Scalea del contributo 1H78 per gli immobili extragricoli, come promotore del Comitato ‘No servizio, no contributo’, voglio esprimere una riflessione in merito alla risposta della Consigliera Regionale, Pasqualina Straface, alla puntuale e chiarificatrice richiesta avanzata dell’Avv.to Angelo Paravati, quale capogruppo di ‘Per Scalea’ in Consiglio comunale. La consigliera Straface si è resa promotrice della proposta di variazione alla Legge Regionale del 2003, istitutiva dello stesso contributo, grazie all’approvazione della quale è stato puntualizzato, con un’adeguata interpretazione della normativa. che lo stesso non sia dovuto per gli immobili urbani già oggetto di tassazione comunale.
Ringrazio come cittadino, la Dott.ssa Straface per aver accolto le proteste delle comunità interessate e per aver concretizzato, con la sua proposta di variazione della L.R., approvata all’unanimità ’ in Consiglio Regionale, ma non trovo risolutiva la sua risposta. Considerato che l’ente consortile continua, nell’invio ai cittadini di richieste di pagamento ingiustificate e che stanno producendo notevoli disagi, basta pensare ai fermi amministrativi delle auto subiti da molti cittadini con tutte le conseguenze dagli stessi prodotti, per ultimo, relativi agli anni 2022/2023, non può essere scaricato sui cittadini l’onere di opporsi alle stesse presentando ricorsi costosi in termini economici e non solo, ma secondo il mio umile pensiero deve essere lo stesso Consiglio Regionale calabrese a bloccare sul nascere questa ingiusta richiesta, in quanto lo stesso contributo e’ previsto e istituito da una legge regionale, e che gli stessi consorzi di bonifica sono enti subordinati alle regioni. La legge va fatta applicare, altrimenti a cosa serve!
Torrano Giuseppe Antonio
Promotore comitato “No servizio, no contributo”