OCCHIUTO: “IN UN ANNO ASSUNTI IN CALABRIA 500 MEDICI”

Tra concorsi svolti e professionisti cubani nell’ultimo anno, in Calabria, sono stati assunti o sono in via di assunzione a tempo indeterminato circa 500 medici.

A presentare i dati nel corso di una conferenza stampa è stato il presidente della Regione Calabria e commissario per la sanità Roberto Occhiuto.

L’ultimo gruppo di 98 medici cubani porta il totale a 270.

Abbiamo dimostrato – ha detto Occhiuto – che quello che dicevamo quando abbiamo assunto i medici cubani era vero e cioè che non avrebbero tolto un solo posto di lavoro agli italiani. Infatti abbiamo svolto i concorsi con ancora più determinazione e devo dire con un successo che pochi si aspettavano. L’ultimo concorso a Catanzaro ha avuto degli esiti molto positivi, molto più degli esiti che stanno avendo i concorsi in altre regioni. Tra i medici cubani e quelli assunti nell’ultimo anno con concorsi a tempo indeterminato, in Calabria ce ne sono 500. Non so in quante altre regioni si possa dire la stessa cosa. Sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto sul fronte del reclutamento“.

I medici provenienti da Cuba, ha riferito la sub commissaria alla sanità Iole Fantozzi, saranno ripartiti nelle Asp e all’Azienda Dulbecco di Catanzaro: 44 a Cosenza, 17 a Vibo Valentia, 11 a Crotone, 10 a Reggio Calabria, 10 a Catanzaro e 6 alla Dulbecco.

Il commissario delle Asp di Catanzaro e Vibo Valentia, Antonio Battistini, ha spiegato che per 263 posti, al termine delle prove, sono risultati idonei in 250, anche se non distribuiti in modo uniforme. Il concorsone ha riguardato medicina d’emergenza e urgenza con 145 posti disponibili e 106 vincitori, 74 specialisti e 32 in formazione; ortopedia e traumatologia, 39 posti e 13 vincitori 13, tutti in formazione specialistica; neurologia 16 posti e 14 vincitori, 3 specialisti e 11 in formazione; cardiologia 9 posti e 51 in graduatoria, 13 specialisti e 38 in formazione; anestesia e rianimazione 53 posti e 58 idonei, 10 specialisti e 48 in formazione, neuroradiologia 1 posto disponibile e 8 graduatoria, 1 specialista e 7 in formazione.

Occhiuto ha anche colto l’occasione per presentare il nuovo commissario straordinario di Azienda Zero Gandolfo Miserendino.

Il nuovo commissario straordinario di Azienda Zero rappresenta una autentica eccellenza – ha detto il presidente. E’ una risorsa importantissima per il Sistema sanitario regionale. Fino a qualche giorno fa si occupava, alla presidenza del Consiglio dei ministri, della di sanità e della digitalizzazione della sanità. Ha grandi capacità organizzative e amministrative e sono quelle che ci vogliono per riprendere il cammino che abbiamo tracciato quando abbiamo istituito Azienda Zero per dare la possibilità ai direttori generali delle Aziende di occuparsi della loro attività principale che è quella di erogare salute, di realizzare i livelli essenziali di assistenza. Azienda Zero invece si occuperà di tutte le questioni amministrative. In questi due anni abbiamo ricostruito la contabilità di un sistema sanitario che veniva raccontato come della contabilità orale. Oggi siamo determinati a intervenire sui livelli essenziali d’assistenza migliorandoli e quindi migliorando le prestazioni in termini di salute che il sistema deve dare ai cittadini.

Molti immaginano che organizzare Azienda Zero sia un percorso di grande complessità. Certo non è un percorso semplice perché si tratta di una nuova azienda trasversale a tutte quante le altre, però è un percorso più semplice di quello che si possa pensare perché Azienda Zero sostanzialmente avocherà delle funzioni attualmente gestite dalle Aziende sanitarie provinciali e dalle Aziende ospedaliere. Nel momento in cui assume queste funzioni è evidente che assume anche il personale che oggi in queste aziende svolge queste funzioni e assumerà anche le risorse derivanti dai trasferimenti fatti alle Aziende per svolgere attività amministrative che in loro vece svolgerà invece Azienda Zero“.

DICHIARAZIONI DEL COMMISSARIO MISERENDINO

Le prime azioni seguiranno il percorso avviato dai miei predecessori e nell’ambito, diciamo della creazione di Azienda Zero, quindi quella di rilevare all’interno delle Aziende presenti in Regione Calabria quali sono le attività di carattere amministrativo trasversale che possono essere evocate da Aziende zero. Nel contempo avvierà, secondo quello che è lo statuto, che potrà vedere anche delle modifiche ma che in una prima fase sicuramente rimarrà quello in essere, permetterà di portare a sé quelle funzioni amministrative che oggi sono presenti dentro le Aziende ad esempio partendo da quelli che sono i flussi informativi che servono per dimostrare e rendicontare a livello nazionale quelle che sono le attività che la regione fa in termini di prestazioni che vengono erogate sul territorio.

Come sapete – ha detto in merito alla sua conoscenza della Calabria – il mio precedente incarico era presso la presidenza del Consiglio dei ministri, al dipartimento per la trasformazione digitale, quindi diciamo che una serie di informazioni venivano già rilevate vengono rilevate all’interno del panorama nazionale. La squadra che oggi è stata portata dalla struttura commissariale, dal presidente, è una squadra che in questi ultimi due anni ha fatto molto lavoro e quindi ritengo che ci siano le possibilità di poter migliorare quelli che sono gli aspetti legati non solo alla qualità di cura che viene data agli assistiti ma anche di rendicontazione delle attività che vengono fatte. Penso che sulla rendicontazione la Regione Calabria, nell’ultimo periodo e dopo gli anni di commissariamento, sia stata un po’ penalizzata. Penso che faccia di più di quello che in realtà oggi, racconta in termini di rendicontazione amministrativa.

In merito all’ottimizzazione dei flussi questo deriva un po’ da quelli che sono e i risultati che vengono dati attraverso i Lea che sono pubblici e vengono generati a livelli nazionali quindi dalle verifiche che fa il ministero della salute. E’ chiaro che uno degli obiettivi è proprio quello di migliorare questi rendiconti amministrativi al fine di far emergere quello che è il reale lavoro che oggi la sanità in Calabria mette a disposizione dei cittadini.

Uno dei primi passi è quello di convocare i direttori e i commissari straordinari delle varie Aziende al fine di decidere insieme a loro quali sono le prime funzioni che passano all’interno di Azienda Zero. Questo ovviamente dovrebbe dare un’accelerata. Sicuramente il percorso è complicato e si è visto dal suo avvio ma proprio perché molte funzioni sono funzioni già in essere presso le aziende, si tratta di riunirsi intorno a un tavolo, capire quali sono le eccellenze che sono state sviluppate, che non è detto che siano sempre le stesse all’interno di tutte le aziende, e a questo punto, avocando a sé questo tipo di attività, Azienda Zero potrà fornire lo stesso servizio a tutte le aziende che ci sono ovviamente lasciando poi alle aziende sanitarie il compito di concentrarsi su quelli che sono i livelli essenziali di assistenza“. 

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