VARAPODIO SOLIDALE CON DON GIOVANNI, VESCOVO ORGANIZZA FIACCOLATA SILENZIOSA

Il Consiglio Comunale di Varapodio ha espresso piena e incondizionata solidarietà al parroco don Giovanni Rigoli, a cui sabato sera ignoti hanno incendiato l’auto parcheggiata davanti alla canonica.

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Orlando Fazzolari, ha inteso così dare un primo forte messaggio di vicinanza nei confronti del sacerdote, già vittima nei giorni scorsi di una pesante aggressione al termine di una messa.

Al momento il sacerdote si trova in ritiro spirituale e non si sa se tornerà a proseguire il suo ministero nel centro della Piana.

SALUTO DEL VESCOVO DELLA DIOCESI DI OPPIDO MAMERTINA-PALMI MONS. GIUSEPPE ALBERTI IN OCCASIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE APERTO SVOLTOSI IN DATA ODIERNA

Desidero, a nome della intera diocesi, manifestare la mia vicinanza al parroco, don Giovanni Rigoli, e a tutta la comunità di Varapodio; dagli esercizi spirituali, con una buona parte del presbiterio, assicuro una preghiera che doni luce e pace a tutti.

La via della violenza e della mancanza di rispetto verso cose e persone non è né umana nè cristiana. Sento la forte necessità di una parola di incoraggiamento che infonda fiducia e orienti ad atteggiamenti e scelte che costruiscano di nuovo un tessuto civile ed ecclesiale sereno e collaborativo, capace di relazioni buone che edificano la comunità e non la facciano a pezzi.

Per questo comunico che le comunità parrocchiali di Varapodio e la diocesi di Oppido Palmi invitano tutti a una fiaccolata silenziosa sabato 10 febbraio alle ore 20.00.

Sarà un gesto di solidarietà che esprime il desiderio e l’impegno di ripartire con rinnovata fiducia, tenendo accesa la speranza di una convivenza pacifica e concorde.

FIACCOLATA

Comunico che le comunità parrocchiali di Varapodio e la diocesi di Oppido Palmi invitano tutti a una fiaccolata silenziosa sabato 10 febbraio alle ore 20.00.

Sarà un gesto di solidarietà che esprime il desiderio e l’impegno di ripartire con rinnovata fiducia, tenendo accesa la speranza di una convivenza pacifica e concorde.

(Mons. Giuseppe Alberti, Vescovo)

N.B.: Non sono ammessi alla fiaccolata slogan, manifesti, magliette e quant’ altro. La sera stessa sarà fornita a tutti una fiaccola. Ci ritroveremo alle ore 20.00 di sabato 10 febbraio in piazza San Nicola.

Anche la Conferenza Episcopale Calabra ha condannato quanto avvenuto a Varapodio.

NOTA DELLA CEC

La Conferenza Episcopale Calabra esprime la più ferma condanna per l’atto vandalico perpetrato ai danni del giovane Parroco di Varapodio: nella serata di ieri, l’autovettura di don Giovanni Rigoli, già vittima di un’aggressione durante il mese di gennaio, è stata oggetto di un incendio doloso.

«La violenza, sotto ogni sua forma, è un linguaggio che rifiutiamo categoricamente», chiariscono i vescovi in una nota «essa non ispira mai i gesti e le parole di chi si professa credente nel Dio della pace e della mitezza, pertanto non può trovare spazio nella società civile, a meno che non si ricerchi lo smarrimento di ciò che rende umani».

Questo gesto ignobile, proseguono i presuli calabresi «è un attacco diretto a tutti i cittadini della nostra preziosa regione, a tutti coloro che quotidianamente credono e lottano in modo onesto e rispettoso a favore della dignità altrui, contribuendo allo sviluppo di una Calabria che non può e non deve essere rappresentata da alcuni criminali accecati da una mentalità mafiosa: questo modo di agire e di pensare non appartiene all’etica e all’umanità dei calabresi!».

In questo momento di prova, inoltre, i vescovi esprimono solidarietà e sostegno al vescovo di Oppido – Palmi, monsignor Giuseppe Alberti, a don Giovanni Rigoli, e tramite loro a tutta la comunità di Varapodio. Allo stesso tempo, i presuli invitano tutti i fedeli e le persone di buona volontà a unirsi in preghiera per il Parroco e per la Parrocchia di San Nicola e Santo Stefano, affinché possano superare questo momento con forza, speranza e rinnovato impegno apostolico.

La Conferenza Episcopale Calabra ribadisce la propria volontà a lavorare senza sosta per la promozione della pace, della legalità, del dialogo e della fraternità tra tutti gli uomini e le donne del nostro tempo, affinché atti simili non trovino più terreno fertile nella nostra amata Calabria.

I vescovi, infine, confidano nell’operato della Magistratura e delle Forze dell’ordine, affinché gli autori del vile gesto siano presto identificati e possano rispondere delle loro azioni in sede giudiziaria nella speranza che le diverse Istituzioni educative continuino ad allearsi per formare generazioni libere da odio e vendetta.

 

 

 

 

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