La Procura regionale della Corte dei conti di Catanzaro, a conclusione di 5 anni di indagini, ha richiesto l’applicazione delle sanzioni che prevedono anche l’incandidabilità e/o l’incompatibilità per i prossimi 10 anni nei confronti di Antonio Carlomagno, sindaco in carica di Cerchiara di Calabria, nel cosentino; dei consiglieri di maggioranza e del revisore dei conti della consiliatura 2014-2019.
Gli amministratori e l’esperto sono ritenuti responsabili di aver contribuito al dissesto finanziario dell’Ente, approvato dal Consiglio comunale il 24 luglio 2019.
Il Giudice monocratico, Guido Tarantelli, ha fissato l’udienza camerale al 30 aprile prossimo per decidere del ricorso del viceprocuratore generale, Giovanni Di Pietro.
In particolare, tra le accuse ci sono quella di aver omesso il riaccertamento dei residui attivi e passivi, fatto che avrebbe alterato la rappresentazione dei dati contabili e gli equilibri di bilancio dell’ente; quella di essersi avvalsi della collaborazione esterna di un dirigente dell’area finanziaria quando in organico vi era già un altro dirigente vincitore di concorso, così come di aver affidato l’incarico esterno ad altro dirigente pur avendo in organico tre unità di categoria D.