INSEDIATO NUOVO QUESTORE DI REGGIO CALABRIA: “PIÚ SI FA SQUADRA PIÚ SI OTTENGONO RISULTATI”

Si è insediato il nuovo questore di Reggio Calabria Salvatore La Rosa chiamato al posto del suo predecessore Bruno Megale, nominato questore di Milano.

Non sarà semplice sostituire un gigante dell’amministrazione della pubblica sicurezza come Bruno Megale – ha detto La Rosa – che ha sicuramente dato un contributo importantissimo al territorio non solo da reggino ma proprio da operatore e da coordinatore di un gruppo eccellente. Lascia una questura in grandissima salute. Speriamo di fare il possibile per mantenere questo target elevato. Questa è la mia terza questura“.

Auspico sempre che ciascuno faccia la propria parte fino in fondo – ha aggiunto augurandosi la collaborazione di tutti gli enti che si occupano di sicurezza. Se tutto questo accade, le problematiche di polizia sono sempre meno onerose. Più si fa squadra, più si ottengono i risultati. Credo che la squadra-Stato nel suo complesso sia ben collaudata. Speriamo di farla funzionare ancora meglio e penso che siamo nelle condizioni per ottenere risultati positivi. Credo che sia fondamentale la massima collaborazione. Credo che questa sia la chiave di volta per migliorare le nostre performance, ma anche per offrire ai cittadini un servizio migliore, perché noi facciamo servizio non un lavoro generico“.

Sul fronte delle indagini contro la ‘ndrangheta, il questore ha sottolineato come “il crimine organizzato in Italia e soprattutto in Calabria ha cambiato pelle però questo non significa che dobbiamo abbassare la guardia. Faremo tutto il possibile in uno con l’autorità giudiziaria che coordina le indagini e le coordina bene. Credo che questa sinergia con l’autorità giudiziaria e con le altre forze di polizia possa condurre a ulteriori importanti successi“.

Un messaggio, infine, La Rosa lo ha rivolto anche ai commercianti taglieggiati dalle cosche: “Credo che la cosa più importante sia quella di collaborare, di venire in Questura, di andare dai carabinieri e di andare in Procura. Di venire a raccontarci anni e anni di vessazioni perché non portano da nessuna parte, si fanno solo ed esclusivamente del male da soli. Chi non collabora non fa altro che mettersi nelle mani di usurai, di soggetti senza scrupoli che non fanno altro che succhiare le attività che vengono praticamente inghiottite dalla criminalità organizzata“.

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