La Guardia di Finanza ha arrestato due dirigenti del Sistema bibliotecario vibonese con l’accusa di peculato e sequestrato beni del valore di 230.000 euro.
Si tratta dell’ex direttore Gilberto Floriani di 76 anni e dell’impiegata del Comune di Vibo Valentina Amaddeo di 42, entrambi ai domiciliari.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Vibo Valentia, è partita dalle anomalie segnalate dall’attuale dirigenza dell’ente.
Cinque complessivamente le persone indagate. Si sarebbero appropriate, nel tempo, di ingenti somme di denaro destinandole a propri congiunti ai quali venivano stipulati contratti in palese conflitto di interesse ed eludendo le disposizioni in materia di accesso al pubblico impiego.
Dall’analisi della documentazione amministrativa è anche emerso che l’Ente ha approvato bilanci senza sottoporli al vaglio di un apposito revisore, risultati essere “manipolati” con lo scopo di dare false informative economico-finanziarie.
Una gestione illecita sostiene l’accusa che ha portato al dissesto dell’ente ha maturato una situazione debitoria quantificata in circa 700.000 euro.
NOTA STAMPA DELLA REGIONE CALABRIA
“Il Sistema bibliotecario vibonese appartiene al Sistema bibliotecario regionale, ma non è un ente regionale e dunque non è gestito in alcun modo dalla Regione Calabria. Negli anni ha avuto, così come altre realtà territoriali, finanziamenti regionali relativi ad alcune specifiche attività. Di recente la Regione ha revocato diversi finanziamenti e non ha più ammesso il Sistema bibliotecario vibonese ai bandi perché questo ente non ha rendicontato, nel corso degli ultimi anni, i contributi che gli erano stati concessi.
Proprio per tale ragione la Regione Calabria ha fatto ricorso ad atti ingiuntivi per il recupero delle somme erogate e non rendicontate”.