Primo caso di paziente con febbre “West Nile” nel cosentino.
È un uomo di 85 anni di cui non è stata resa nota l’area di residenza per evitare inutili allarmismi, ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale dell’Annunziata.
“Al momento non c’è alcun rischio epidemiologico – ha detto Martino Rizzo, direttore sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza – stiamo monitorando la situazione e le specie che possono trasmettere il virus sono sotto controllo. Stiamo mettendo in atto tutte le misure previste per il controllo della proliferazione delle zanzare. Escludo grandi rischi, perché si tratta di un’area delimitata, localizzata intorno all’abitazione del paziente, dove ti stanno facendo una serie di attività di prevenzione. Stiamo lavorando con i Comuni interessati per evitare possibili proliferazione e in questo sono in atto attività di disinfestazione con squadre organizzate che possono intervenire per ogni emergenza“.
*******AGGIORNAMENTO******
È stato dimesso e sta bene l’uomo di 85 anni del cosentino che ha contratto il virus West Nile.
L’anziano è stato ricoverato per due settimane nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale dell’Annunziata a Cosenza a seguito di una meningo-encefalite grave, causata dalla puntura di una zanzara.
Il paziente si è presentato originariamente in ospedale in condizioni molto gravi, con un severo coinvolgimento neurologico ed un’insufficienza respiratoria acuta.
“La diagnostica microbiologica – ha detto il direttore del reparto di Malattie infettive dell’Annunziata Antonio Mastroianni – ha evidenziato una carica microbica virale molto elevata causa di un severo deficit della conta dei linfociti T CD4+, responsabile della risposta immunitaria. Immediatamente è stato sottoposto alle terapie antivirali specifiche e fortunatamente ha superato il grave episodio grazie ad un’ottima risposta al trattamento con steroidi e immunoglobuline umane ad alto dosaggio“.
Alla visita di controllo, i medici che lo hanno seguito hanno riscontrato che tutto procede per il meglio e che la convalescenza a casa può proseguire in tranquillità.