CHECK-UP SUI BRONZI DI RIACE, ESPERTI: “NON STANNO MALE”

Al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria si รจ tenuta questa mattina la conferenza stampa per fare il punto sulla campagna di controllo delle condizioni conservative dei Bronzi di Riace.

Ci vorranno mesi per avere i risultati definitivi del check-up durato sei mesi di verifica e monitoraggio dei due guerrieri che ha coinvolto, con i restauratori del Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, l’Istituto centrale del restauro e l’Universitร  di Genova.

Presenti i direttori del Museo e dell’Istituto centrale per il restauro, Fabrizio Sudano e Luigi Oliva.

I Bronzi non stanno male – ha dichiarato Oliva. I dati che abbiamo raccolto sono tantissimi, ma contiamo entro pochi mesi di fare una sintesi ed una relazione che possa essere utilizzata, poi, al meglio, tanto dall’istituto quanto dal museo. Possiamo dire che quello che si vede รจ abbastanza vero all’esterno. Ci sono all’interno alcuni punti di criticitร . Ma รจ proprio lo scopo di questo lavoro, quello di non dover fare dei restauri o dover fare degli interventi che sono mirati alla conservazione. Garantire, cioรจ le migliori condizioni di conservazione per evitare interventi piรน impegnativi in futuro“.

E’ un’attivitร  che ci ha permesso di monitorare lo stato di salute dei Bronzi – ha affermato il direttore del MarRc Fabrizio Sudano che ha ringraziato tecnici ed esperti che hanno lavorato al check-up. Teniamo molto a queste statue, per il loro valore identitario, per la loro unicitร . Aspettiamo i risultati di questa verifica per capire se stiamo andando sulla strada giusta rispetto alle soluzioni utilizzate in questi anni, non solo nell’attivitร  di conservazione e restauro, ma anche sulle condizioni microclimatiche, che caratterizzano la ‘sala Bronzi’. Siamo pronti, quindi, a correggere eventuali errori, non solo sul microclima, ma anche sul flusso di turisti che accede alla sala. Sono dati che saranno preziosi per il futuro. Un futuro che ci prospetta tantissime ipotesi, una delle quali, ad esempio, riguarda l’adeguamento delle basi antisismiche, la cui installazione risale al 2013 ed intervenire sulla ‘sala bronzi’ per renderla ancora piรน bella, piรน fruibile culturalmente e cognitivamente, e soprattutto piรน accessibile“.

Tra gli esperti coinvolti, il prof. Paolo Piccardo ordinario di Metallurgia al dipartimento di Chimica industriale dell’Universitร  di Genova che ha guidato il team di chimici e metallurgisti che hanno partecipato alla verifica di questi mesi. Nel confermare che le leghe utilizzate per la realizzazione delle due opere si confermano di ottima qualitร , Piccardo ha definito necessaria una continua manutenzione sui reperti.

Una manutenzione adeguata – ha spiegato – esclude la necessitร  di interventi drastici nel tempo. Sono capolavori di pregio. Sono delle opere a loro modo uniche e che rappresentano veramente qualcosa che รจ necessario conservare non solo dal punto di materiale ed estetico ma anche delle conoscenze tecniche: quello che รจ la conoscenza immateriale, la tecnologia che li ha prodotti, lo stile, le scelte fatte in antico e poi anche durante il processo di conservazione contemporaneo. Sono qualcosa che a noi stanno a cuore e che cerchiamo di preservare per il futuro“.

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