La Calabria è quarta in Italia nella classifica complessiva del cosiddetto “mare violato”, il report stilato da Legambiente e presentato alla vigilia del 14esimo anniversario dell’uccisione a Pollica del sindaco pescatore Angelo Vassallo, per tenere viva la memoria del suo impegno contro speculazioni e illegalità.
Nel report “Mare nostrum” per la Calabria sono 2.371 i reati per mare violato accertati nel 2023.
Le persone denunciate sono 2.629, 14 quelle arrestate. 579 i sequestri effettuati, 3151 gli illeciti amministrativi e 3498 le sanzioni amministrative, con un valore delle sanzioni erogate di quasi 14 milioni e mezzo di euro.
“Il dato ‘migliora’ – rileva Legambiente Calabria – se si considera il numero di infrazioni per chilometro di costa, dato che la Calabria scende all’undicesimo posto. Continuano a crescere i reati nel ciclo del cemento, dall’abusivismo edilizio alle occupazioni del demanio marittimo: 1046 reati con un incremento del 20,1% che porta la nostra regione al quarto posto. La Calabria è al terzo posto nella classifica del mare inquinato con 828 reati, il 13% del totale, e 675 illeciti amministrativi. La Calabria è quarta nella classifica della pesca illegale con 336 reati e 461 illeciti amministrativi e settima per violazioni del codice della navigazione e nautica da diporto, anche in aree protette, con 161 reati e 400 illeciti amministrativi“.
“I dati del report Mare Monstrum sono impietosi – afferma Anna Parretta presidente di Legambiente Calabria – nel disegnare la realtà della Calabria e ci dimostrano che, soprattutto riguardo al ciclo illegale del cemento e alla mala depurazione, occorre invertire velocemente la rotta. Le cronache giudiziarie continuano a rivelarci gravi problematiche a carico di decine di depuratori in tutte le province calabresi, confermando le attività di monitoraggio effettuate da Legambiente attraverso la campagna Goletta Verde, per come rilevato dall’inchiesta denominata ‘Scirocco’. Il mare continua a subire minacce insostenibili nonostante sia tra le risorse naturali più belle ed importanti della regione e costituisca un volano essenziale anche per l’economia calabrese. Occorre una presa di coscienza profonda da parte di tutti i cittadini e di tutte le amministrazioni per fermare le illegalità e tutelare l’ambiente e la salute perché il mare ed i territori costieri in Calabria sono di vitale importanza“.