Prima campanella per quasi tutti i 250.600 studenti delle scuole di ogni ordine e grado della regione Calabria.
In tutte le province e le città, infatti, sono riprese le lezioni: unica eccezione è Reggio Calabria dove si rientrerà giovedì per consentire la partecipazione alle festività della Madonna della Consolazione.
Gli studenti calabresi sono organizzati in 14.600 classi e affidati a 36mila docenti.
I supplenti sono circa 4mila, 3mila dei quali sono di sostegno. Le lezioni, secondo il calendario scolastico, si concluderanno il 7 giugno.
Tra le situazioni più preoccupanti c’è il tasso di abbandono scolastico che nella regione, secondo un’elaborazione dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre su dati Eurostat e Istat, è pari all’11,8%.
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Il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione, Antonio Marziale ha inaugurato l’anno scolastico 2024- 2025 nella Scuola paritaria cattolica “Giovanni XXIII” di Gioia Tauro insieme al sindaco Simona Scarcella, alla dirigente scolastica Antonella Coppola e a don Natale Ioculano.
“Vi svelo un segreto – ha detto Marziale, rivolgendosi ai piccoli alunni – dovete immaginare la scuola come un grande gioco, il più bello. Voi giocherete ad imparare a scrivere, a leggere, a stare insieme ed anche i vostri maestri faranno la stessa cosa, ossia giocheranno a formarvi, in comunione con i genitori ai quali è demandato il compito di educarvi. È la prima volta, da quando sono Garante, che inauguro l’inizio dell’anno scolastico in una scuola paritaria che ha la stessa dignità della scuola pubblica e che rappresenta la preservazione e la promozione delle nostre radici cristiane. Radici, che hanno dato l’avvio alle democrazie, al diritto allo studio ed ai valori dell’amicizia, che non è quelle dei social network“.
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Nell’intera provincia di Catanzaro il Comando Carabinieri ha incrementato le pattuglie a piedi ed automontate in corrispondenza degli orari di apertura delle scuole, dimostrando sin dal primo giorno la vicinanza dell’Arma al mondo scolastico, agli studenti e ai genitori per continuare a costruire un futuro improntato sulla legalità e sul rispetto dei diritti di ogni persona.
“I giovani – si legge in una nota dell’Arma – rappresentano il futuro della nostra società e proprio per questo, nel corso dell’anno, come di consueto, i Carabinieri incontreranno gli studenti nelle loro scuole per parlare di importanti temi come il bullismo, la violenza di genere, la sicurezza stradale, i modi sani e legali di divertirsi nel rispetto della vita e della libertà degli altri. Buon anno scolastico!”