Su tante vittime di mafia c’è molto da riflettere. E il giudice Antonino Scopelliti é una di quelle vittime sulla cui morte bisogna fare ancora chiarezza. Lo ha detto il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, a Reggio Calabria all’inaugurazione della nuova sede della fondazione intitolata al magistrato di Cassazione ucciso in un agguato a Villa San Giovanni il 9 agosto del 1991. Ancora la verità sull’omicidio di Scopelliti, ha aggiunto Rosy Bindi, non è stata accertata, soprattutto per quanto riguarda i mandanti. Ci auguriamo che anche l’iniziativa di oggi rappresenti per tutte le istituzioni un impegno a cercare la verità ed a fare luce su un periodo molto difficile della Repubblica Italiana, che abbiamo superato ma a caro prezzo. All’inaugurazione della nuova sede della fondazione erano presenti il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, nominato ieri Procuratore nazionale antimafia; il prefetto, Michele di Bari; il sindaco, Giuseppe Falcomatà ed i rappresentanti di Libera. La nuova sede della Fondazione Scopelliti, ha detto la figlia del magistrato, Rosanna, deputata di Ap, vuole rappresentare un luogo per custodire la memoria di un magistrato che ha onorato la toga fino all’estremo sacrificio. Un luogo in cui si può venire ad incontrare la figura del giudice Antonino Scopelliti. Vorrei che questa fondazione diventasse una ‘piazza aperta’ per fare incontrare cittadini, associazioni, scuole, ragazzi, e per ragionare su quale deve essere l’impegno di ciascuno di noi nella lotta per la tutela della legalità.