Marcello Minenna, assessore della Regione Calabria con deleghe Ambiente, Partecipate e Fondi comunitari, ed ex direttore dell’Agenzia delle dogane, è stato arrestato e posto ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Forlì.
Minenna, economista ed professore a contratto di Teorie e Politiche per lo sviluppo economico all’Università Sapienza di Roma e di Econometria finanziaria e Finanza empirica all’Università telematica San Raffaele, era stato nominato assessore di area tecnica in Calabria il 31 gennaio scorso subentrando al dimissionario Mauro Dolce.
Minenna, 52 anni, originario di Bari, in passato ha ricoperto anche la carica di assessore tecnico al Bilancio, Patrimonio, Partecipate, Politiche Sociali e Spending review di Roma Capitale.
Arrestati, su disposizione della Dda di Bologna, anche un ex parlamentare, funzionari della prefettura di Ravenna, dell’Ausl Romagna. In tutto sono stati 34 i provvedimenti cautelari. L’indagine riguarda vari episodi di corruzione ed è scaturita da un’inchiesta sul traffico di droga.
OCCHIUTO AVOCA A SE’ LE DELEGHE
“A seguito della sospensione, automatica e prevista dalla legge, dell’assessore Marcello Minenna, ho fatto mie le sue deleghe in modo che il lavoro della Regione possa andare avanti nelle prossime settimane senza particolari scossoni – ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in apertura della seduta del Consiglio regionale.
“La giustizia – ha aggiunto Occhiuto – farà il suo corso. Rispetto l’operato della magistratura, ma allo stesso tempo voglio confermare la mia fiducia a Marcello Minenna, che in questi mesi in Calabria ha svolto molto bene il proprio lavoro, in modo particolare per quanto riguarda i fondi comunitari. I fatti che gli vengono contestati dalla Procura di Forlì riguardano il periodo in cui Minenna è stato direttore dell’Agenzia delle Dogane. Sono certo che dimostrerà la sua estraneità“.