AEROPORTI. SCIOPERO: 4 VOLI CANCELLATI A REGGIO CALABRIA E 28 A LAMEZIA TERME

A causa dello sciopero di 8 ore del personale di terra degli aeroporti che si concluderà alle 18.oo di questa sera sono stati annullati quattro voli nello scalo di Reggio Calabria, due in arrivo e altrettanti in partenza.

Si tratta dei voli di Ita in arrivo alle 14.25 e 16.10 rispettivamente da Fiumicino e Linate, e di quelli in partenza, per le stesse destinazioni, delle 15.10 e delle 16.55.

Invece, il volo AZ1195 diretto a Milano Linate è regolarmente partito alle 12.05 dopo aver tenuto un po’ in ansia i passeggeri in attesa al chek-in, tra cui anche il tecnico della Reggina Filippo Inzaghi con moglie e figlio. L’aereo è arrivato alle 11.17 da Linate, da dove era partito alle 9.40, prima che scattasse lo sciopero. Le procedure di imbarco e chek-in si sono svolte con regolarità. 

Solo a tarda sera, alle 22.50, è previsto l’arrivo del volo Ita da Fiumicino.

Mentre a Lamezia Terme al momento sono stati cancellati diciotto voli, tutti nazionali, nove in partenza ed altrettanti in arrivo.

Dopo le 10, orario di inizio dello sciopero, sono comunque atterrati 10 voli, solo due dei quali nazionali, perché partiti antecedentemente all’orario di inizio dell’astensione dal lavoro. Cinque, al momento, i voli decollati, quattro per l’estero ed uno, per Verona, alle 12.15.

Al momento, nello scalo lametino non si sono registrate situazioni di criticità tra i passeggeri.

Lo sciopero nel comparto del trasporto aereo sta portando a cancellazioni e ritardi in tutti gli aeroporti italiani, pertanto la Codacons – il Coordinamento delle associazioni per la tutela dei diritti di utenti e consumatori – ha deciso di fare un esposto a 104 Procure e alla Corte dei Conti.

Siamo di fronte ad una forma di violenza inaudita verso i cittadini e verso gli operatori turistici. – spiega il presidente Carlo Rienzi – 250mila viaggiatori rischiano oggi di rimanere a terra, perdendo giorni di vacanza e soldi pagati per strutture ricettive e servizi vari. Un danno complessivo da centinaia di milioni. Si ipotizza “la possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio“.

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