A San Nicola Arcella, nell’alto Tirreno cosentino, i Carabinieri hanno denunciato un 39enne napoletano per tentata truffa ai danni di un’anziana signora del posto.
I fatti risalgono a sabato scorso allorché la donna ha ricevuto una chiamata anonima da un soggetto che, affermando di essere suo nipote domiciliato nel nord Italia, le aveva chiesto di consegnare un’ingente somma di denaro in contanti ad un corriere che sarebbe passato di lì a breve a recapitare un pacco, quale somma dovuta a saldo di un acquisto fatto da lui stesso.
La nuora ed il figlio della vittima, presenti anch’essi in casa, notando che l’interlocutore non corrispondeva al loro parente, hanno fatto immediatamente scattare l’allarme chiamando il numero d’emergenza 112.
I Carabinieri della Compagnia di Scalea sono intervenuti, anche con autovetture civetta della Sezione Operativa del N.o.r.m., appostandosi nei pressi dell’abitazione.
Nel frattempo il soggetto ha effettuato ulteriori chiamate all’anziana signora, questa volta spacciatosi per il corriere, indicandole le modalità con le quali doveva essere consegnato il denaro, ma in tali occasioni a rispondere era la nuora che nel frattempo aveva già ricevuto precise indicazioni da parte dei Carabinieri, già sul posto.
All’arrivo del malfattore la donna ha lanciato dal balcone una busta chiusa che, anziché contenere la somma in contanti richiesta, era piena di ritagli di carta.
L’uomo è stato bloccato dai militari in borghese appostati nelle vicinanze e condotto in caserma dove hanno proceduto con la denuncia.
NOTA DEI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI SCALEA
“Negli ultimi mesi, in molte località dell’alto tirreno cosentino, sono stati svolti diversi incontri di sensibilizzazione contro le truffe dalle Stazioni Carabinieri dipendenti dalla Compagnia di Scalea. Si tratta di un più ampio progetto del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza che ha come obiettivo la sensibilizzazione dei cittadini finalizzata alla prevenzione dei reati soprattutto in danno di anziani. Tutto ciò per impedire truffe e furti nei confronti delle fasce di popolazione più fragili: l’obiettivo è infatti fornire consigli utili per difendersi dai raggiri, i cui autori trovano sistemi sempre più diversificati per agire, personificando falsamente appartenenti alle Istituzioni o dipendenti di servizi pubblici o, come nel caso appena narrato, si fingono falsi corrieri di pacchi da recapitare, per conto di parenti, alle ignare vittime in cambio di denaro contante.
Le attività sono state svolte direttamente dai Comandanti delle Stazioni competenti, conoscitori del territorio, per affrontare insieme reati che tradiscono e sfruttano le debolezze delle persone, instaurando un momento di confronto attivo con la popolazione che può esprimere preoccupazioni, rafforzando altresì la vicinanza dei Carabinieri alla cittadinanza.
Nel corso dei vari incontri a cui ha partecipato un gran numero di persone, sono stati anche consegnati volantini contenenti consigli utili per prevenire le truffe nei quali si raccomanda di:
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non aprire la porta agli sconosciuti;
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non fare entrare estranei in casa, soprattutto le persone che vivono da sole;
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controllare dallo spioncino o aprire con la catenella di sicurezza;
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prima di far entrare una persona appartenente ad un servizio pubblico come addetti alle società di Poste, Luce, Acqua e Gas o anche alle Forze dell’Ordine, chiedere l’esibizione di un tesserino di riconoscimento;
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non chiamare le utenze telefoniche fornite dalla persona che si presenta alla porta in quanto potrebbe essere un complice;
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non consegnare denaro a sconosciuti che si qualificano come funzionari pubblici o privati;
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invitare con decisione le persone sconosciute, cui è stata inavvertitamente aperta la porta, ad uscire.
Soprattutto, in caso di dubbi, si ribadisce che è necessario chiamare immediatamente il 112 “.