ALTA VELOCITA’ FERROVIARIA. ORRICO INTERROGA MINISTRI SULLA GALLERIA SANTOMARCO

La deputata del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico ha presentato un’interrogazione al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ed a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti per sollecitare gli approfondimenti sulla nuova linea ferroviaria dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria, che nella tratta Cosenza-Paola/San Lucido, vedrà il raddoppio della galleria Santomarco.

NOTA STAMPA

«La nuova linea ferroviaria di AV/AC Salerno-Reggio Calabria che, nella tratta Cosenza-Paola/San Lucido, vedrà il raddoppio della galleria Santomarco è un’opera strategica per il territorio che merita tutti i dovuti approfondimenti.

È ovviamente necessario implementare le infrastrutture calabresi in modo da sostenere cittadini, servizi, tessuto produttivo e connettere la nostra terra di più e meglio con il resto del Paese. Questo, però, non significa che le opere si debbano ribaltare sulla salute delle persone e sull’ambiente circostante, né che debba venire meno il coinvolgimento delle comunità e delle istituzioni locali.

Il progetto presentato da Rfi riguarda un intervento importante che, dal punto di vista dell’impatto ambientale, deve essere adeguatamente soppesato sgombrando ogni dubbio sulla presenza di agenti inquinanti e cancerogeni derivanti dai lavori sul sito, come l’amianto ed i metalli pesanti, e la possibilità che una parte di questi venga diffusa tramite la aerodispersione di particelle, potenzialmente contaminate, in una zona particolarmente ventilata.

D’altronde, dal progetto della nuova tratta si evince la scelta di rinviare alla fase di gara le indagini geologiche sulla presenza di amianto naturale in galleria e lo studio sulle 5 faglie che attraversano un tracciato non facile considerati la dilatazione di tempi, oltre vent’anni, e costi nonché le difficoltà tecniche riscontrate con la realizzazione dell’attuale Santomarco.

Mi auguro quindi che non si facciano gli errori del passato maturati in Calabria, soprattutto nella realizzazione di opere invasive, e non si sacrifichino salute e ambiente dinanzi le opportunità economiche. Ecco perché ho presentato una interrogazione parlamentare al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ed a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti per sollecitare gli approfondimenti del caso».

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