Bonafede all’aula bunker di Lamezia: “segnale di presenza dello Stato”

Novecentoquarantasette posti realizzati considerando la necessitĂ  del distanziamento imposto dalle norme per il contrasto alla diffusione del Covid, dei quali 428 riservati agli avvocati, 253 agli imputati a piede libero, 68 agli imputati detenuti (in celle), 198 a disposizione del pubblico e delle parti civili. Sono alcuni dei numeri della nuova aula bunker realizzata a Lamezia Terme, nell’area ex Sir di proprietĂ  della Regione Calabria, e visitata dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

Al sopralluogo hanno partecipato il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, il presidente della Corte d’appello Domenico Introcaso, l’avvocato Generale e procuratore generale ff Beniamino Calabrese, il procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo ed il presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì.

“Realizzata non solo in tempi rapidi ma anche in tempi difficili poichĂ©, in un periodo come quello che sta vivendo il nostro Paese, il fatto che la pubblica amministrazione abbia portato avanti un progetto come questo, così ambizioso, e lo abbia realizzato in tempi rapidi è un segnale generale molto importante – ha detto Bonafede “.

“Il Governo porta avanti la lotta contro le mafie senza tregua ed è una lotta alle mafie che si porta avanti quotidianamente. Questa aula bunker è anche un segnale di presenza dello Stato qui, in Calabria, in un’area difficile perchĂ© deve essere chiaro che i processi, anche quelli piĂą impegnativi, i processi di ‘ndrangheta, sono processi che si celebrano in questa terra, qui in Calabria dove lo Stato è presente.

Ed è anche un segnale di vicinanza a tutti quei magistrati che ogni giorno portano avanti la lotta alla ‘ndrangheta, tra mille difficoltĂ , ed in generale a tutti gli operatori della giustizia, a tutti gli avvocati che potranno usufruire qui, in questa terra, di un’aula bunker che rappresenta un progetto molto interessante realizzato come segnale anche di efficienza”. “Il cammino è sempre lungo, però da quando sono ministro c’è stato un ampliamento di pianta organica che porta in questo distretto 22 magistrati in piĂą.

Abbiamo lavorato anche sul personale amministrativo, e, se non ricordo male, con 150 unitĂ  in piĂą in questo distretto. Chiaramente c’è tanto da fare però c’è l’impegno a far sentite in questa terra che lo Stato c’è in un settore così delicato come quello della Giustizia.

Permettetemi di ringraziare il presidente Introcaso, il dott. Gratteri, tutta la Conferenza permanente, perchĂ© questo è anche il simbolo di una collaborazione tra il ministro, gli uffici giudiziari, la Regione, il Demanio, il Commissario straordinario Arcuri. Le istituzioni – ha concluso il ministro – lavorano insieme nella lotta alle mafie e nel portare avanti progetti piĂą ambiziosi”.

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