La candidatura di Diamante Capitale della Cultura 2024 sbarca a Roma

Si è tenuto a Roma l’incontro dal tema “Transizioni. Occasioni e rischi del nostro tempo. Il ruolo della cultura” per presentare la candidatura di Diamante a Capitale della cultura italiana 2024.

All’evento, organizzato dal sindaco di Diamante, il sen. Ernesto Magorno, hanno partecipato Riccardo Nencini, presidente della Commissione Beni Culturali del Senato, il Presidente del Comitato a sostegno della Candidatura Diamante 2024, Eugenio Gaudio, il presidente dell’INPS Pasquale Tridico che ha messo a disposizione la sede, l’assessore regionale allo Sviluppo economico e agli Attrattori culturali, Rosario Varì e Maria Paola Gargiulo, capo segreteria della Commissione Segre «Antidiscriminazioni».

Si tratta di un progetto affascinante, coinvolgente, con un elevato valore comunicativo – ha detto Varì. Leggendolo sembra di essere attori dentro quella storia nella quale ci sono i murales, punto di forza di Diamante. Ma si è voluto valorizzare tutti quelli che sono gli elementi più importanti di diamante, dal mare al Pollino, le piazze, Cirella che diventeranno, è scritto nel dossier, teatri e luoghi di incontri e eventi. Mi ha colpito molto il progetto ‘Altra stagione’ che valorizza la destagionalizzazione perché è fondamentale far diventare i Borghi e i piccoli Centri la vetrina dei beni culturali e di tutte le eccellenze della Calabria. Solo così riusciremo ad essere attrattivi per 365 giorni all’anno.

I nostri beni culturali devono diventare un vero volano di sviluppo. Abbiamo un patrimonio immenso da mostrare e valorizzare, tanti artigiani di cui vantarci, un settore agroalimentare importantissimo. La valorizzazione dei nostri dei Borghi deve passare attraverso la tradizione e le identità territoriali, che devono tuttavia coniugarsi con l’innovazione e l’inclusione. Questi sono i fattori che accomunano il progetto della candidatura di Diamante a capitale della cultura e quello che è il programma del mio Dipartimento e della Regione Calabria. Il presidente Occhiuto mi ha affidato due deleghe perché ha ritenuto importante unire i settori Sviluppo economico e Attrattori culturali, ritenendo che i beni culturali, materiali e immateriali della Calabria, rappresentano uno dei maggiori fattori di sviluppo della nostra regione. E il progetto Diamante capitale italiana della cultura va nella stessa direzione. Quindi – ha concluso – che la storia di Diamante, di Capistrano e la storia della Calabria abbia un futuro brillante è un auspicio mio, del presidente Occhiuto e di tutti i calabresi”.

LE INTERVISTE

Rosario Varì

Pasquale Tridico

Maria Paola Gargiulo

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