Catanzaro. Operazione ‘Brooklyn’, sequestrato ponte Morandi: 4 arresti

Secondo lui dice non va bene. Perché noi al Morandi con questo materiale l’abbiamo fatto… e casca tutto“. E’ questo un passaggio delle intercettazioni agli atti dell’operazione “Brooklyn condotta dalla Guardia di finanza di Catanzaro e coordinata dalla Dda del capoluogo che ha portato all’arresto di 4 persone e al sequestro, con facoltà d’uso, del viadotto “Bisantis” di Catanzaro, noto come ponte Morandi, e della galleria Sansinato sulla Statale 280 dei due mari.

Le indagini hanno permesso di acquisire gravi indizi a carico di due imprenditori pregiudicati operanti nel settore delle costruzioni e dei lavori stradali che si sono aggiudicati i lavori di manutenzione straordinaria delle due opere mettendo in piedi due società intestate a prestanome.

Con la complicità del direttore dei lavori e di un ingegnere dell’Anas entrambi interdetti dall’esercizio della professione rispettivamente per 9 e 6 mesi, avrebbero impiegato nelle lavorazioni un tipo di malta di qualità scadente.

Arrestato anche un ispettore della Giardia di Finanza già coinvolto nell’operazione “Rinascita-Scott”, ora indagato per corruzione in atti giudiziari e rivelazione di segreto d’ufficio. Sei, complessivamente le persone indagate.

In relazione alle indagini sui lavori di manutenzione del ponte Morandi e della galleria Sansisato sulla Statale 280 ‘dei due Mari’ a Catanzaro Anas sta fornendo tutta la necessaria collaborazione alle Autorità inquirenti“. Lo fa sapere la società in una nota. “Anas conferma la sicurezza statica delle opere, poiché il sequestro riguarda il risanamento di alcune porzioni delle infrastrutture, senza impatto per la viabilità. Entrambe le opere – conclude la nota -sono aperte al traffico“.

LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI CATANZARO SERGIO ABRAMO

L’indagine che ha coinvolto imprenditori e funzionari riguardo ai lavori di manutenzione straordinaria del Ponte Morandi e di parte della SS280, come ogni procedimento giudiziario, non potrà che contribuire a spazzare via ogni possibile dubbio sugli interventi che riguardano la storica e principale infrastruttura di accesso alla città.
Per quanto mi riguarda, voglio ricordare che per il nostro ponte, negli scorsi anni, ho sollecitato, e ottenuto in tempi abbastanza rapidi, una risposta concreta da parte dell’Anas per la progettazione e il finanziamento dei lavori di rifacimento delle parti esterne, quando iniziavano ad intravedersi primi segni di ammaloramento.
Anche grazie alle foto inviatemi da una cittadina, mi attivai subito affinché venissero fatti tutti i controlli e inoltrate le richieste necessarie per l’avvio dei lavori di riqualificazione, dopo accurati approfondimenti tecnici. Le autorità giudiziarie ora dovranno chiarire i passaggi che hanno riguardato l’affidamento e lo svolgimento dei lavori, a tutela dell’interesse e della sicurezza pubblica e a salvaguardia di quello che è un simbolo storico della città.
Il ponte non è stato interdetto all’utilizzo, perché secondo gli inquirenti non vi sono segnali di pericolo, ma l’auspicio è che, fatti tutti i doverosi accertamenti del caso, non si registrino ritardi rispetto all’ultimazione dei lavori e, quindi, alla totale riapertura della circolazione sul viadotto.

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