CITTA’ UNICA COSENZA-RENDE: A BREVE CONSIGLI COMUNALI RIUNITI IN CONTEMPORANEA

Potrebbe aprirsi la strada per un grande comune unico che comprenda i territori di Rende, Cosenza, Castrolibero e Montalto Uffugo.

Il presidente del Consiglio comunale di Cosenza Giuseppe Mancuso ha reso noto di avere avuto un’interlocuzione telefonica con il collega di Rende, Gaetano Morrone, sul tema della città unica a seguito della presentazione della proposta di legge a firma dei consiglieri regionali di centrodestra.

I presidenti hanno concordato una convocazione dei due Consigli comunali di Cosenza e Rende, da svolgere in contemporanea, nei prossimi giorni.

La proposta di legge presentata dai consiglieri regionali di centrodestra – sostiene il presidente Mazzuca – genera dubbi e non poche perplessità per diverse ragioni e sotto molti punti di vista. Certamente è intempestiva e lacunosa. Intempestiva perché, per intanto, non si è posta come la risultanza di un serio ed approfondito confronto istituzionale. Ritengo, infatti, veramente grave e lesivo della ruolo istituzionale che ricoprono i Comuni ed i loro organismi democraticamente eletti, voler procedere sul percorso legislativo senza riconoscere, appunto, la sovranità dei Consigli comunali delle città interessate.

Rispetto a ciò non può che essere prioritario il pronunciamento dei Consigli comunali, subordinando tempi e contenuti della costituzione di Città Unica ad una leale ed ampia intesa istituzionale. Non si può immaginare, in ultimo, ed ecco perché ritengo la proposta di legge anche lacunosa, una fusione tra Comuni che genera una Città Unica con un aggregato superiore a 100mila abitanti, da realizzare sulla base di una normativa vigente che è dimensionata esclusivamente a misura dei piccoli Comuni. Stiamo decidendo il futuro dei nostri territori che non può essere lasciato, quindi, all’ improvvisazione, per interessi elettoralistici e di partito“.

Il Consigliere comunale di Rende Andrea Cuzzocrea ha ulteriormente allargato la proposta ai comuni di Castrolibero e Montalto Uffugo.

NOTA STAMPA

La Città unica rappresenta un’opportunità interessante e, se ben strutturata, sarà fondamentale per il territorio. Aggiungo che diventerà ancora più performante se ai Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero viene integrato anche il Comune di Montalto Uffugo.

Vi spiego perché a mio parere è fondamentale considerare anche il Comune di Montalto Uffugo e porre tale questione all’attenzione del legislatore.

E’ evidente che nel territorio fra Rende e Montalto Uffugo sarà appaltato, mi auguro a breve, il nuovo svincolo autostradale e nascerà la nuova Stazione Ferroviaria; che le aree industriali di Montalto Uffugo e Rende sono già ben collegate mediante l’asse viario delle Industrie e che tale viabilità può essere sviluppata e collegata alla vicina Cosenza; che a Rende, in area che confina con i territori di Montalto Uffugo è nata e si è sviluppata l’Unical, Polo Universitario di conoscenza e cultura di importanza strategica; che il nuovo corso di studi di Medicina e Tecnologie Digitali genera prospettive di interazione fra i vari territori; che il Nuovo Ospedale, nell’ambito di una sola e grande Città, necessita della giusta e baricentrica localizzazione e del contributo propositivo di tutti i territori; che il Viale Parco, partendo da Cosenza, attraversa la città di  Rende e raggiunge i confini della vicina Montalto Uffugo e che come tale con una progettazione condivisa diventerebbe una importante arteria stradale di collegamento; che la programmazione di uno sviluppo ed espansione urbanistica futura può avvenire, soprattutto, in direzione Nord.

L’obiettivo deve essere quello di creare una grande Città che si sviluppi e cresca, anche con le prospettive di sviluppo a Nord, lungo le sponde del Crati, continuando di fatto il processo di crescita già avviato tantissimi anni fa dai comuni interessati.

Dare attuazione alla nascita di un grande territorio che si sviluppa su un asse portante (Cosenza Castrolibero – Rende – Montalto Uffugo) significa finalmente (annunci, convegni ed iniziative prettamente elettorali a parte) dare inizio fattivo a quei processi di integrazione dei servizi e di sviluppo dei territori, in una logica di sostenibilità, pianificazione e programmazione, partendo dalla configurazione attuale, ove, in  realtà, i territori di Cosenza, Rende, Castrolibero e Montalto Uffugo sono già nei fatti collegati.

Peraltro, guardando a quelle che sono le infrastrutture ed i servizi integrati da programmare, in parte, già in discussione nell’area urbana, quali nuovo ospedale, metropolitana, corso di studio di Medicina, Centro per il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti, impianti da fonti rinnovabili, comunità energetiche, servizi legati al settore dei trasporti, della cultura, dei servizi sociali, dello sport ed altri, dobbiamo prendere consapevolezza che questo periodo,  e solo per pochi anni ancora, ci dà l’opportunità di utilizzare i fondi del PNRR , messi a disposizione dall’Europa.

Quale migliore occasione per finalmente utilizzare i fondi per infrastrutture e servizi integrati che coinvolgano questo importante territorio e creino le giuste condizioni per i processi di sostenibilità, innovazione e gestione integrata?

Penso all’opportunità di passare dalle animate e divergenti discussioni ad una reale programmazione di un Piano Strutturale Associato, facendo sì che lo stesso possa rappresentare il punto forte di una concertata e condivisa pianificazione dello sviluppo e della crescita dei territori di questa nuova grande Città. Ritengo che ciò possa rappresentare, finalmente, un passo avanti di concretezza e fattività rispetto a quanto è stato sempre ben detto ma fino ad oggi mai attuato.

E’ giusto e sacrosanto che le parti politiche e l’associazionismo impegnato in politica esprimano la loro opinione, anche dissentendo e mettendo in evidenza elementi ed aspetti negativi di una tale configurazione. Ma ritengo sia altrettanto giusto che rispetto alle positività ed alle negatività che la costituzione della Città Unica può generare, è necessario avviare le oppportune analisi, consultazioni e confronti, anziché proporre sbarramenti, o addirittura comitati per il No, senza i necessari e preventivi approfondimenti. Ed allora, superata e metabolizzata questa fase di approccio negativo e dissenso affrettato, io ritengo che si debba andare avanti, avendo rispetto anche e soprattutto di tutti coloro che evidenziano aspetti negativi e differenze, ma sono disponibili all’analisi, al confronto ed alla concertazione e non fermarsi dinanzi a coloro che invece diventano protagonisti solo quando si devono opporre a nuove prospettive e nuove idee di governo dei territori.

Qualche collega consigliere poneva la questione di eventuali penalizzazioni per Sindaci e consiglieri comunali. Rispetto a ciò mi sento di affermare che le penalizzazioni di qualche consigliere o Sindaco devono passare in secondo piano, poiché gli interessi generali e le prospettive di sviluppo dei territori debbono prevalere sempre.

Per concludere, ritengo che il tutto si debba fare nel rispetto di quelle che sono le logiche di democrazia e di condivisione, con l’obiettivo di creare una grande città che deve rappresentare il più importante polo urbanistico, economico, sociale e culturale della provincia di Cosenza.

Auspico che i consiglieri regionali sottoscrittori di questa importante proposta di legge e gli altri componenti del Consiglio regionale prendano in considerazione l’estensione della città unica anche a Montalto Uffugo e si facciamo promotori dell’ integrazione, mediante apposito emendamento, della proposta di legge presentata e che, ai fini della necessaria legittimazione da parte dei territori, venga posta in essere la giusta diffusione e l’attivazione di tutti i processi di comunicazione e di concertazione, con i vari attori presenti nei singoli territori interessati.

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