Conclusa seduta del Consiglio regionale dedicato alla sanità

Il Consiglio regionale ha preso atto della situazione sanitaria in Calabria descritta, nella seduta dedicata, prima dal presidente ff Nino Spirlì e poi dal Commissario ad acta Guido Longo. “Ho trovato una sanità in condizioni precarie – ha detto Longo – nella quale il livello delle prestazioni è molto al disotto dei Lea, con due Aziende sanitarie sciolte per mafia“.

In particolare il Commissario ha evidenziato le tante criticità, ad iniziare dall’Asp di Reggio Calabria dove la Commissione straordinaria non ha sortito l’effetto sperato così come l’Asp di Cosenza falcidiata da una inchiesta giudiziaria che ne ha decapitato i vertici, e dove si è accertata la falsità di tre Bilanci, quelli del 2015, del 2016 e del 2017″.

Criticità non mancano a Vibo Valentia, Crotone, per le Aziende Pugliese-Ciaccio e Mater Domini così come per l’Asp di Catanzaro. Eppure Longo ha informato di aver già avviato il nuovo Programma operativo 2022/2024, “poiché – ha detto – quello 2019/2021 è ormai inattuale rispetto all’emergenza covid-19 e con il prossimo Piano – ha aggiunto – contiamo di poter ridisegnare la sanità in Calabria”.

A difendere l’operato di questa gestione commissariale anche rispetto alla gestione dell’emergenza covid ci ha pensato il presidente ff della giunta Nino Spirlì, forte delle 34.500 vaccinazioni del Vax Day. Entro il 5 maggio si arriverà a 15.000 vaccinazioni al giorno – ha anticipato, dati sani da una sanità malata ha aggiunto Spirlì. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal Consigliere Graziano Di Natale con la quale si chiede alla Giunta e alla Struttura Commissariale di indire, nei primi giorni di maggio, una seconda giornata dedicata alla vaccinazione di massa in occasione della ricorrenza dei festeggiamenti del Patrono della Calabria, San Francesco di Paola.

Da molti è arrivato l’appello al Commissario perché sia superata la fase di emergenza, non solo legata alla pandemia ma piuttosto all’emergenza strutturale che penalizza la sanità. Richieste specifiche, investimenti, assunzioni, ma soprattutto chiarezza sulle passate gestioni, sulle procedure di accreditamento.

Si è parlato di ospedali, di vaccini, di strutture, di personale, di sanità del territorio. In molti hanno chiesto il coinvolgimento dei Sindaci, come Giuseppe Aieta (Dem.Progr.), mentre condivisione, alla mozione di Francesco Pitaro sul Sant’Anna Hospital, poi approvata nel finale di seduta, è stata annunciata da Filippo Maria Pietro Paolo (FdI) e Libero Notarangelo secondo il quale il futuro non può risiedere solo sugli ospedali, ma piuttosto sulla programmazione.

Nel ringraziare Spirlì e Longo, Antonio De Caprio (FI) si è chiesto se ci sia stata l’intenzione di far uscire la Calabria dall’emergenza sanitaria. “Ritengo di no – si è risposto perché si è costretti a sottostare a dinamiche poco chiare e le diverse competenze segnano il distinguo tra quanto si vorrebbe fare e quanto in realtà altri faranno”. Sulla necessità che la Calabria si doti della telemedicina è intervenuto Marcello Anastasi (IriC) e “coraggio e responsabilità” sull’argomento ha reclamato Pierluigi Caputo (Jole Santelli Presidente). “La programmazione deve partire da zero – ha detto Pietro Raso (Lega), ma per fare questo bisogna restituire ciò che è stato tolto. Bisogna avere il coraggio di osare”.

Luca Morrone (FdI) ha parlato di fallimento del commissariamento, “ormai accertato e ed ammesso da tutti – ha detto, pur apprezzando l’impegno e la determinazione che non vengono ripagati per una situazione non facile da affrontare”. Nicola Irto (Pd) ha riconosciuto a Longo il fatto di avere accettato, unico tra quanti lo avevano preceduto, il confronto in Aula. “Sarebbe opportuno ragionare concretamente e pretendere le risposte sul piano di terapia intensiva ed il piano covid, quante le risorse finanziate, quante spese, quante programmate”, ed ha richiamato l’attenzione su Invitalia per le procedure di costruzione delle nuove sedi ospedaliere, strategiche per la Calabria.

“Numeri più dettagliati della campagna vaccinale in corso” sono stati chiesti da Giuseppe Neri (FdI), mentre Sinibaldo Esposito (CdL) tra gli altri argomenti ha definito “problema dei problemi”, la carenza di personale “e l’unica figura che possa pervenire alla soluzione del problema – ha detto – è quella commissariale”.

Infine l’assessore alle Politiche agricole e sviluppo agroalimentare, Politiche sociali e per la famiglia, Gianluca Gallo secondo il quale il dibattito a palazzo Campanella è il segno evidente di un nuovo rapporto non conflittuale tra il commissario ed il Consiglio, con la Regione che collabora per il superamento dell’emergenza. “Del programma 2022 e 2024 – ha concluso – si può ragionare una volta usciti dall’emergenza”.

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