‘Decreto Ristori’. 3,5 milioni di euro alla Calabria per didattica digitale

Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha stanziato per la Calabria oltre 3 milioni e mezzo di euro ripartiti su 360 istituti scolastici per la didattica digitale integrata.

A darne notizia è un comunicato del Ministero dell’Istruzione. I fondi, stanziati nel “Decreto Ristori” serviranno per l’acquisto di dispositivi digitali e strumenti per le connessioni da fornire in comodato d’uso alle studentesse e agli studenti meno abbienti.

Come Ministero – afferma la ministra Azzolina – non abbiamo mai smesso, in questi mesi, di investire sul digitale. Continueremo a farlo. Abbiamo messo risorse su tablet, pc e connessioni, ma anche sulla formazione dei docenti e del personale.

Stiamo guardando anche oltre l’emergenza: sono tutti investimenti che restano alla scuola”. “Gli 85 milioni – è detto nel comunicato – sono stati distribuiti tenendo conto del numero di alunni di ciascun istituto e dell’indicatore Ocse Escs che consente di individuare le scuole con un contesto di maggiore disagio socio-economico e dove sono meno diffuse le dotazioni digitali. Lo stesso parametro era stato utilizzato a marzo per la distribuzione delle risorse per la didattica digitale previste dal decreto ‘Cura Italia’.

Grazie ai finanziamenti assegnati da marzo, sono stati già 432.330 i dispositivi acquistati a livello nazionale e oltre 100mila le connessioni.

Ulteriori strumenti saranno resi disponibili attraverso specifici avvisi a valere sulle risorse Pon che consentiranno il noleggio di supporti didattici digitali per questo anno scolastico e grazie anche a un decreto da 3,6 milioni, firmato il 27 ottobre dalla Ministra dell’Istruzione, che garantirà la connessione e, quindi, la didattica digitale integrata, a studentesse e studenti delle scuole di secondo grado che ne sono ancora privi.

Si ricorda, infine, che le scuole hanno acquistato device e tecnologie anche con i 331 milioni di euro erogati direttamente agli Istituti per la ripartenza di settembre. Le scuole hanno poi in dotazione nei loro laboratori 1,2 milioni di dispositivi che sono stati già messi a disposizione degli studenti durante la prima fase dell’emergenza sanitaria“.

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